I segretari Dario Matranga e Marcello Minio di Cobas-Codir chiedono al presidente della Regione Siciliana e alla giunta regionale di mettere in campo iniziative volte al rispetto dei tempi per l’erogazione delle liquidazioni del trattamento di fine servizio del Personale della Regione Siciliana.

Il trattamento di fine servizio o di fine rapporto dei dipendenti in pensione viene corrisposto con le modalità e i tempi previsti dalla normativa nazionale in caso di pensionamenti anticipati, con decorrenza dalla data in cui il dipendente maturerebbe il diritto a pensione. Per molti dipendenti regionali il requisito per la liquidazione della prima rata del trattamento di fine servizio viene raggiunto anche a distanza di 5 anni e in alcuni casi anche oltre.  E la liquidazione del TFR deve attendere altri 90 giorni, per la definizione del procedimento.

Da gennaio 2020 ad aggravare la situazione di chi ha maturato il diritto ad avere erogata la dovuta liquidazione ci sono, secondo il Cobas-Codir, i ritardi con cui il Dipartimento della Funzione Pubblica riversa le somme necessarie alla liquidazione della buonuscita nei capitoli del Fondo Pensioni, l’Ente demandato alla definizione delle relative pratiche di liquidazione.

“Si ha notizia – dicono Dario Matranga e Marcello Minio – che i tagli effettuati dall’amministrazione per oltre il 20 per cento delle risorse necessarie, rischiano di non potere garantire il rispetto della norma circa i tempi di liquidazione anche di coloro che hanno ceduto il credito a istituti finanziari con un eventuale addebito di ulteriori interessi agli stessi”. Il rischio, secondo il sindacato, è che molti ex dipendenti adesso possano avviare azioni di recupero forzoso del TFR con un inevitabile danno all’erario. Per questo il Cobas-Codir ha invitato gli organismi preposti a mettere in campo atti e iniziative per il rispetto dell tempistiche previste dalla legge.