Una rissa per amore finisce in tragedia a Palermo. Una lite per questioni sentimentali durante quello che avrebbe dovuto essere un incontro chiarificatore.
Nel corso per un incontro uno avrebbe colpito l’altro con una spranga, provocando una ferita in testa e mandandolo in ospedale. Un diciannovenne è stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Civico dopo un diverbio degenerato nel peggiore dei modi.
Dopo le prime indagini polizia ha fermato il suo presunto aggressore, un ventenne, che ora si trova al Pagliarelli con l’accusa di tentato omicidio.
Tutto è iniziato nella notte tra venerdì e sabato quando un gruppetto di amici si trovava nella piazza del Borgo. Tra questi c’erano il ventenne e la fidanzata che avrebbero incrociato lo sguardo del diciannovenne, un giovane con cui la ragazza sarebbe stata legata per un breve periodo. Dopo un primo battibecco il gruppetto di amici, per evitare guai, avrebbe preferito cambiare strada e dunque si sarebbe allontanato in auto.
Neanche un’ora dopo dopo i due si sarebbero dati appuntamento sotto casa della ragazza, dalle parti di via Messina Marine, per parlare e chiarirsi una volta per tutte. L’incontro è finito subito in rissa il ventenne, forse nel tentativo di difendersi, avrebbe afferrato una spranga di ferro trovato per terra tramortendo il diciannovenne con un colpo alla testa.
Gli amici del giovane lo avrebbero aiutato a rialzarsi per poi accompagnarlo a casa. La madre del ragazzo pestato, vedendo la situazione, avrebbe invece preferito contattare il 112 chiedendo l’intervento di un’ambulanza e della polizia. Il giovane, portato d’urgenza in ospedale con quella che poi si è rivelata una frattura scomposta al cranio, è stato sottoposto a un intervento di neurochirurgia e poi ricoverato in Rianimazione dove si trova tuttora in gravissime condizioni.
Ricevuto l’allarme gli agenti del commissariato Brancaccio e dell’Ufficio prevenzione generale hanno avviato le indagini riuscendo in poco tempo a rintracciare e fermare il ventenne ora indagato per tentato omicidio e rinchiuso in carcere in attesa dell’udienza di convalida. La posizione di altri sei ragazzi, amici dei due, è al vaglio della Procura che dovrà ricostruire i contorni della vicenda e valutare anche il loro coinvolgimento nelle varie fasi della rissa.