Ordinanze e modifiche di testo sul regolamento della movida non hanno piena efficacia. Un’altra domenica di anarchia ha caratterizzato via Chiavettieri, dove la situazione della movida sembra sfuggire ad ogni forma di controllo. I residenti, esasperati, hanno denunciato più volte per le violazioni delle normative sul rumore e la sicurezza ma nessun intervento da parte delle autorità. Nonostante le promesse di controlli a tappeto nelle zone della movida, via Chiavettieri sembra essere un’area dimenticata, dove il rispetto delle regole è solo un miraggio.
“E anche questa notte si dorme domani – scrive un utente – concerto all’aperto con casse all’esterno, volume al massimo e per finire discoteca, anche questa non insonorizzata, a porte aperte fino alle 2 o 3 del mattino”.
Il punto
Ogni domenica sera la stessa storia. In via Chiavettieri si organizzano concerti che attirano fino a 150 persone, creando un clima di caos e disordini. Le urla e la musica assordante si propagano per le strade, mentre le auto rimangono in corso Vittorio Emanuele: “segno che le forze dell’ordine non sono presenti per monitorare la situazione” – precisa un utente -.
A peggiorare le cose, i locali non solo organizzano eventi musicali che terminano oltre l’orario limite previsto ma li trasformano successivamente in discoteca fino a notte fonda con porte aperte e clienti che affollano l’esterno. La mancanza di insonorizzazione dei locali rende impossibile per i residenti riposare.
“Ovviamente abbiamo segnalato – scrive lo stesso utente – anche se sono passate due volanti della polizia ma hanno ignorato il tutto – continua – siamo soli, siamo in pericolo e le risse sono ogni due per tre”.
I recenti controlli
A seguito di segnalazioni da parte dei residenti, la Polizia Municipale di Palermo ha effettuato un’ispezione in un locale di via dell’Artigliere. Durante il sopralluogo, era in corso una serata musicale con DJ set e numerosi avventori presenti. Nonostante il locale fosse in possesso dell’autorizzazione per l’intrattenimento musicale, le verifiche fonometriche presentate non rispettavano le normative del Regolamento Movida, in quanto non erano state eseguite nell’abitazione più vicina al locale, come previsto. Di conseguenza, le autorità hanno proceduto al sequestro amministrativo di tutte le apparecchiature elettroacustiche e alla sospensione dell’attività musicale. Il titolare potrà riprendere l’attività solo dopo aver presentato una perizia fonometrica conforme alle disposizioni vigenti. Le sanzioni amministrative elevate superano i 3.000 euro.
Irregolarità nei locali del centro storico
Anche il Nucleo Operativo Protezione Ambiente (Nopa) è stato impegnato in controlli su tre locali situati tra via Mazzini e Discesa dei Giudici. In due pub, i titolari hanno esibito perizie fonometriche non conformi alla normativa. Inoltre, in uno dei due locali, mancava la certificazione necessaria per l’attività di intrattenimento musicale. In entrambi i casi, l’attività musicale è stata sospesa e le apparecchiature di amplificazione sonora sono state sequestrate. Il terzo locale, invece, è stato sanzionato per occupazione abusiva di suolo pubblico. Complessivamente, le sanzioni amministrative elevate superano i 5.000 euro.
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