Maxi rissa tra due famiglie a Palermo in via Rabin. La polizia ha denunciato 6 palermitani, quattro uomini e due donne, di età compresa tra i 21 e 42 anni. L’intervento degli agenti del commissariato di San Lorenzo.
Futili motivi
Uno scontro nato per futili motivi e per motivi condominiali finito a pugni e lanci di uova. Una giovane è stata scaraventata sull’auto della polizia. Nel corso della rissa alcuni giovani sono rimasti feriti al volto. Sulla base della ricostruzione e delle denunce raccolte è emerso che già alcuni giorni prima tra le due famiglie erano scoppiate liti con i ripetuti lanci di uova alle vetture.
Altra rissa in piazzetta della Pace
Appena qualche giorno fa c’era stata un’altra rissa tra famiglie sempre a Palermo. E’ finita con tre donne ferite e un uomo trasportati tutti in ospedali. Alcuni di questi sono risultati feriti da arma da taglio, altri con traumi alle testa per avere ricevuto colpi di casco. E’ successo in piazzetta della Pace a Palermo. Coinvolti tre donne e un uomo portati all’ospedale Villa Sofia a Palermo in condizioni comunque non gravi. Le indagini anche in questo episodio sono condotte dalla polizia.
Violenza anche nel Catanese
Quello delle risse tra famiglie non è certamente una prerogativa tutta Palermitana. Ad esempio una furibonda rissa condominiale si è verificata di recente anche a Belpasso, nel Catanese. Due le famiglie che sino affrontate a colpi di bastoni di legno, mattarelli e altri oggetti contundenti. Tanto che uno dei partecipanti è finito all’ospedale con una ferita all’addome. In 5 sono finiti agli arresti domiciliari, due uomini e tre donne. Su delega della Procura della Repubblica i carabinieri della stazione di Belpasso eseguirono per quel raid violento un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone, un uomo di 63 anni e due donne, rispettivamente di 48 e 22anni, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare. I tre arrestati nei giorni scorsi avrebbero partecipato ad una rissa condominiale con due componenti di un altro nucleo familiare, un uomo di 39 anni ed una donna di 33, che già si trovavano in regime di arresti domiciliari per lo stesso motivo, in quanto arrestati in flagranza all’epoca dei fatti.
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