Ha sparato due colpi in alto e uno ad altezza d’uomo, Manuel Catalano, il 18enne fermato dopo la rissa scoppiata il 23 dicembre scorso nella discoteca Mob di Villagrazia di Carini. E’ quanto emerge dal video girato dalle telecamere del locale analizzato dalla Procura di Palermo. Il ragazzo, fermato poco dopo la sparatoria, si è difeso sostenendo di aver sparato per fermare la lite.
Due le persone denunciate
Una versione che non ha convinto gli investigatori. Catalano è accusato di tentato omicidio e porto abusivo di arma. Due persone sono state denunciate, una di loro è un buttafuori della discoteca accusato di favoreggiamento perchè avrebbe cercato di nascondere i bossoli. Un altro giovane, invece, avrebbe fatto dichiarazioni discordanti per cercare di non fare identificare Catalano. Le indagini sulla rissa sono condotte dai carabinieri che stanno ancora vagliando le posizioni di altri ragazzi coinvolti.
Il fermo convalidato
Il gip Maria Cristina Sala aveva convalidato il fermo del ragazzo di 18 anni Manuele Catalano e ha disposto la misura cautelare del carcere.
Il giovane che ha sparato nella discoteca Mob di Carini è accusato di tentato omicidio e porto abusivo di arma. Catalano nel corso dell’interrogatorio di garanzia ha raccontato al giudice di avere trovato la pistola e di avere sparato per cercare di fermare la rissa.
Una versione che come detto non è stata creduta dal giudice. Gli spari esplosi in aria sono stati ripresi da una telecamera. Le indagini sulla rissa sono condotte dai carabinieri che stanno ancora vagliando altre posizioni di altri giovani coinvolti.
Il legale della difesa, l’avvocato Francesca Russo contesta la ricostruzione dell’accusa e ritiene che ci siano i margini per un immediato ricorso al Tribunale del riesame per chiedere alla scarcerazione dell’indagato.
Il prefetto ha nel frattempo sospeso la licenza della discoteca, in modo tale da favorire e velocizzare le indagini, nonostante le proteste dei gestori.
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