Palermo

Rissa e barman picchiato in una discoteca allo Zen, daspo Willy a due 27enni

Il questore di Palermo Maurizio Calvino ha disposto l’applicazione di due provvedimenti di divieto di accesso, agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento, cd “Daspo Willy”, nei confronti di due 27enni palermitani, residenti nel quartiere Zen, che hanno provocato disordini e risse nei pressi di una discoteca. E’ successo lo scorso maggio quando un barman ha subito un’aggressione da parte dei due giovani che pretendevano consumazioni gratuite di drink, pena, in caso di diniego, ritorsioni, intimidazioni e minacce.

Il rifiuto del barman

Il barman, per paura di ritorsione ha versato 5 drink gratis, poi si è rifiutato di prepararne gratis altri due scatenando la violenta ed incontrollata reazione dei due 27 enni. Il barman è stato aggredito e ha subito la lacerazione dell’orecchio giudicata guaribile in 15 giorni. I due palermitani sono stati denunciati. Adesso sono scattati i provvedimenti visto che i due giovani erano abituali frequentatori della discoteca. Il provvedimento ha la durata di tre anni. Per loro è vietata non solo la discoteca ma altri sei locali.

Continua incessante l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla deriva della movida giovanile verso ambiti di condotte contro legge.

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I controlli nella movida

Continua incessante l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla deriva della movida giovanile verso ambiti di condotte contro legge.

La cifra di tale attenzione è desumibile dagli esiti di 5 servizi che, nel corso delle ultime ore, hanno visto la Polizia di Stato impegnata sui fronti della Vucciria, di Brancaccio e di piazze della movida di grossi centri della provincia come Cefalù e Termini Imerese.

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Complessivamente sono state identificate 725 persone, di cui 156 con precedenti penali e / o di polizia, controllati 232 veicoli, 5 locali della movida ed elevate 24 contestazioni ai sensi del Codice della Strada per utenti indisciplinati, per un valore che supera i ventimila euro.

Altro segno dell’impegno profuso dalla Polizia di Stato, in tema di malamovida, è quello dato dall’applicazione di misure interdittive nei confronti di chi si sia reso responsabile di disordini e violenze.

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