Scene da far west durante il Torneo dei Quartieri allo stadio comunale di Monreale. La semifinale tra le squadre San Vito e Pezzingoli è stata sospesa a causa di una violenta rissa scoppiata in campo che ha visto coinvolti calciatori e dirigenti. Tutto sarebbe nato da un contrasto di gioco degenerato in un vero e proprio corpo a corpo, con calci, pugni e spintoni tra alcuni giocatori delle due squadre. Nonostante i tentativi di riportare la calma, la situazione è presto sfuggita di mano, con diversi soggetti seduti in panchina che si sono uniti alla mischia.
Scene tristissime, commentate dagli spettatori con urla “Vergogna, vergogna!” e “Fuori, fuori” provenienti dagli spalti gremiti di spettatori increduli.
Lo sdegno del sindaco
Immediata la reazione del sindaco Alberto Arcidiacono, che ha espresso la più profonda costernazione dell’Amministrazione comunale per l’accaduto. “Ogni forma di relazione sociale impone l’adozione di un comportamento leale e rispettoso del prossimo – ha dichiarato – Purtroppo durante le competizioni sportive questo dovere viene troppo spesso dimenticato”. Dello stesso avviso l’assessore allo Sport Letizia Sardisco, che ha condannato senza mezzi termini gli atti di violenza, definendo lo spettacolo della scorsa notte indegno dello spirito sportivo. L’Amministrazione si augura che quanto accaduto possa essere un monito per recuperare quei valori di rispetto e correttezza che devono essere alla base di ogni competizione.
Convocata riunione d’urgenza
Nel frattempo è stata convocata una riunione urgente tra Comune – che patrocinava l’evento -, l’associazione del Torneo e il Collegio arbitrale per stabilire eventuali sanzioni e provvedimenti, oltre a fare chiarezza sulle responsabilità.
Gli organizzatori, in una nota, hanno espresso rammarico e chiesto scusa a tutti i presenti per l’accaduto, episodio in netto contrasto con lo spirito del torneo, nato per promuovere inclusione e socialità attraverso lo sport. Si attendono ora le decisioni ufficiali per capire le sorti del torneo, se verrà portato a termine o definitivamente sospeso.
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