Nessun nome, nessuna indicazione. Fratelli d’Italia non detta preferenze per le nomine in sanità. Una scelta precisa che però pone un interrogativo: si possono fare le nomine senza indicazioni dal partito di maggioranza relativa? La risposta “politica” è no! La risposta legale è: “assolutamente sì”. La risposta di opportunità è: nì.
Il risiko delle nomine
Fin dall’inizio della legislatura quello delle nomine in sanità è stato un risiko tanto che si è assistito a ben due rinvii e poi all’insediamento dei nominati sotto forma di commissari prima di prendere realmente possesso dell’incarico e di essere contrattualizzati. Una differenza non da poco visto che senza contratto non scattano neanche gli obiettivi così come non decorrono neanche i tempi. Di fatto per un motivo o per l’altro i manager resteranno in carica di più visto che i mesi da commissario non contano.
Direttori sanitari e amministrativi
Preso possesso della carica da direttore generale ore, però, devono nominare i loro sanitari e amministrativi ma non è un mistero che FdI vorrebbe più spazio. Nessuna indicazioni suona un po’ come una protesta silenziosa che, però, arriva solo nei corridoi della politica
Volo, “nomine entro il 2 settembre”
E’ un tecnico, però, l’assessore regionale alla salute Giovanna Volo che non intende aspettare e da indicazioni precise “Abbiamo assegnato ai nuovi direttori generali di Asp, ospedali e Policlinici, contrattualizzati a luglio, la scadenza del 2 settembre per scegliere i direttori amministrativi e sanitari delle strutture. Metà aziende vi hanno provveduto, altre lo faranno la prossima settimana” ha detto l’assessore regionale alla Salute intervistata ieri dal Giornale di Sicilia.
Ma anche se assessore tecnico la Volo risponde comunque ad un presidente politico come Renato Schifani e a proposito delle presunte interferenze dei partiti di maggioranza, Volo ha risposto “Le decisioni sono arrivate e arriveranno in assoluta autonomia e nell’ambito delle prerogative riconosciute”.
Le polemiche
Alle parole del presidente del capogruppo di Italia Viva alla Camera, Davide Faraone, che aveva definito “al collasso” la sanità siciliana, auspicando l’invio di ispettori ministeriali, l’assessore Volo ha risposto: “L’onorevole Faraone farebbe meglio a ricordare ai siciliani quali sono le iniziative assunte durante il suo mandato di sottosegretario alla Salute, visto che non risulta aver posto iniziative per una programmazione nazionale più rispondente al fabbisogno di medici, oltre a sostenere fortemente il governo Crocetta che ci ha lasciato i conti in rosso per sette miliardi di euro”.
Dichiarazioni a parte c’è ancora qualche giorno per discutere e trovare la quadratura del cerchio, cosa nella quale proprio il Presidente Schifani è maestro quale garante di tutti i partiti della sua maggioranza
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