Slitta il pagamento della Tari a Palermo. L’acconto che solitamente deve essere pagato ad aprile non è stato ancora richiesto ai palermitani ma non è una buona notizia.

Mancano all’appello 7 milioni

La giunta Lagalla, infatti, ha trasmesso al consiglio comunale la delibera economica con i conti che riguardano le spese per i rifiuti. Quest’anno serviranno 7 milioni di euro in più in totale rispetto allo scorso anno. Il costo complessivo dir accolta e smaltimento passa da 129 a 136 milioni nonostante una parte dei precedenti aumenti siano stati già coperti con 5 milioni di euro provenienti dalla tassa di soggiorno come l’assessore Brigida Alaimo aveva raccontato ospite degli studio di Talk Sicilia. Inevitabile, dunque, l’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti, che pure l’amministrazione avrebbe voluto evitare.

Aumenti in media da 20 euro a famiglia

Aumento della Tari, Palermo pagherà di più per la tassa sui rifiuti

In media ogni famiglia si troverà a pagare 20 euro in più nel corso di quest’anno con una prospettiva di ulteriore aumento nel 2026, anche se ci sono i presupposto per sterilizzare aumenti futuri.

Alcuni esempi

Naturalmente gli aumenti saranno proporzionati al numero di componenti della famiglia e alle dimensioni dell’abitazione: si va dalle circa 10 euro di aumento per una coppia che abita in 60 metri quadrati fino a 30-35 o anche 40 euro per una famiglia di 5 o più persone che vive in villa da 200 metri.

La famiglia media

Un esempio su tutti per comprendere la portata degli aumenti: una famiglia di 4 persone in una casa da 120 metri in media pagherà 20 euro in più nel corso dell’anno quindi circa 10 euro in più nell’acconto e altrettanti nel saldo.

Delibera ancora da validare

Il documento, però, per diventare operativo dovrà essere approvato dal consiglio comunale e solo dopo partiranno gli avvisi con la richiesta del pagamento della prima rata. Questo ha fatto slittare i pagamenti degli acconti e gli avvisi che probabilmente, questa volta arriveranno a maggio se non addirittura a giugno quando la Tari potrebbe sovrapporsi, per chi è proprietario di seconde case, con l’Imu