Rischio fallimento per le imprese, le richieste degli artigiani della Cna

“Aiutare in modo concreto le imprese. Ed in questo momento c’è una sola parola d’ordine: liquidità, fondamentale per mantenere in vita le piccole e medie imprese”.

E’ quanto è emerso durante la seduta della Presidenza di CNA Sicilia Installazione e Impianti, tenutasi in conference call, guidata dal presidente Giuseppe Napolitano e dal responsabile regionale Vittorio Schininà. Sono intervenuti i rappresentanti del territorio a livello isolano, ma anche i vertici regionali della Confederazione: il presidente Nello Battiato e il segretario regionale Piero Giglione. Hanno anche partecipato i presidenti e i segretari delle CNA Territoriali. Un confronto allargato, a più voci, per fare il punto sulle iniziative da mettere in campo a sostegno delle aziende, sia durante questa fase emergenziale, sia nel post-coronavirus.

La questione più importante riguarda la necessità, incombente, di mettere a disposizione della categoria strumenti utili ad affrontare questo drammatico momento, magari attraverso la riconversione dei finanziamenti europei: quello del mancato fatturato è il nodo principale che va affrontato e fronteggiato. Così come risulta indispensabile l’erogazione di somme, a fondo perduto, in modo da destinare agli operatori del settore risorse da utilizzare per potere onorare agli obblighi di gestione: pagare l’affitto dei locali, fornitori e altro.

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Necessario, inoltre, lo split payment, oltre al pagamento urgente del rimborso dell’Iva. Quindi è stato sollecitato il credito finanziario, con una durata di almeno 15 anni con interessi a carico dello Stato, a cui si aggiunga il blocco dei tributi locali. Diventa fondamentale, in questo contesto, il pagamento rapido alle imprese dei crediti vantati presso le Pubbliche amministrazioni, oltre al Sal per lavori iniziati e non completati. Altra proposta venuta fuori dal confronto riguarda la defiscalizzazione al 31 dicembre 2020 e l’inclusione degli artigiani al Fondo Mutui prima casa. Infine, l’ultima proposta si riferisce alla necessità di eliminare l’eccessiva burocrazia per le opere pubbliche: condizione che, spesso e volentieri, ostacola di fatto la realizzazione delle stesse.

In quest’ultimo caso si tratta, ovviamente, di un percorso da concretizzare alla ripartenza, quando l’emergenza sanitaria sarà definitivamente superata.

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“E’ un vademecum operativo – afferma il presidente Napolitano – che sottoponiamo all’attenzione delle Istituzioni, competenti a vario livello, consapevoli che non bisognerà perdere neppure un minuto per mettere le piccole e medie imprese siciliane nella condizione di potere andare avanti e di non subire più del dovuto la batosta determinata dagli effetti della pandemia”. E il responsabile regionale Schininà aggiunge: “Abbiamo fatto emergere le reali esigenze delle imprese. Un ventaglio di richieste a nostro avviso di grande rilevanza, riteniamo di avere cristallizzato quelle più impellenti. E’ chiaro che occorre avviare una interlocuzione articolata, e ad ampio raggio, per far sì che i percorsi da noi prefigurati si concretizzino. Siamo convinti che non bisogna lasciare nulla di intentato, soprattutto per consentire alle nostre imprese di usufruire della liquidità necessaria allo scopo di affrontare e superare questo drammatico momento”.

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