Palermo

Rinviata al 4 novembre l’assemblea dei soci per i nuovi vertici Amap, ancora nessun accordo nel centrodestra

Il Comune di Palermo ha chiesto il rinvio dell’assemblea per decidere i vertici dell’Amap. Il comune è il socio di maggioranza dell’azienda acquedotto, in questo momento guidata dal collegio dei sindaci. Il motivo? Non c’è accordo nella maggioranza dei nomi da indicare.

Assemblea il 4 novembre

Il Collegio sindacale dell’Amap – composto da Graziella Ricotta (presidente), Luigi Passaglia e Maurizio Valerio- ha disposto oggi la convocazione dell’Assemblea ordinaria dei Soci per il prossimo 4 novembre. Ciò ai sensi del Codice Civile e del conseguente Statuto societario. All’ordine del giorno la nomina della nuova governance dell’azienda, dopo il termine del mandato dell’Amministratore Unico, Alessandro Di Martino.

Lo stesso Collegio ha disposto per il giorno 8 novembre (ore 9,30) l’eventuale seconda convocazione dell’Assemblea dei soci, sempre con lo stesso punto all’ordine del giorno.

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La protesta di Miceli

“La richiesta del socio di maggioranza, Comune di Palermo, di rinviare l’assemblea dei soci Amap prevista per oggi per l’elezione della nuova governance è una scelta scellerata. Lagalla deve smetterla di attendere che i partiti della sua maggioranza trovino una quadra sui nomi e deve cominciare a fare il Sindaco. Faccia i nomi, uno o di più, faccia lui. Ma lo faccia immediatamente e chieda una convocazione straordinaria dell’Assemblea per fare in modo che l’Amap torni ad avere una governance regolare prima possibile. Questa sua indecisione perenne sta rendendo ancora più complicata la risoluzione dell’emergenza idrica più grande della storia e sta mettendo a serio rischio investimenti per centinaia di milioni di euro che, è bene che cominci a capirlo, riguardano anche decine e decine di Comuni della Provincia”. Carmelo Miceli, Consigliere del Gruppo Misto al Comune di Palermo.

“Una situazione difficile”

Una situazione d’impasse in un momento critico. A Palermo infatti da lunedì 7 ottobre è scattato il razionamento; inoltre l’Amap è alla ricerca di un prestito bancario per cofinanziare un piano industriale da un miliardo e mezzo. Motivo per cui Miceli auspica che Lagalla “chieda la convocazione di un’assemblea straordinaria dell’assemblea per fare in modo che l’Amap torni ad avere una governance regolare prima possibile. Questa sua indecisione perenne sta rendendo ancora più complicata la risoluzione dell’emergenza idrica più grande della storia e sta mettendo a serio rischio investimenti per centinaia di milioni di euro che, è bene che cominci a capirlo, riguardano anche decine e decine di Comuni della Provincia”.

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“La situazione di stallo in cui si trova l’Amap è preoccupante e rischia di compromettere progetti fondamentali per il nostro territorio, soprattutto in un momento cruciale come quello della gestione dei fondi PNRR e del piano industriale cofinanziato dalla BEI per 150 milioni di euro. È necessario che venga immediatamente nominata una nuova governance aziendale per garantire una guida solida e stabile. Non possiamo permettere che l’assenza di un amministratore unico blocchi investimenti di oltre un miliardo di euro, compromettendo la gestione del servizio idrico integrato e la risoluzione della crisi idrica che affligge la città e la provincia di Palermo. Tutto ciò dimostra, ancora una volta, come la maggioranza che sostiene il sindaco sia più interessata alla spartizione di poltrone e incarichi che al rilancio e allo sviluppo di Amap, così come di altre aziende. Un atteggiamento intollerabile e indecoroso che sacrifica l’efficienza e l’efficacia della gestione dell’azienda, mettendo a rischio il futuro dei lavoratori e i servizi essenziali per la comunità”.

La richiesta di rinvio

La richiesta di rinvio di Roberto Lagalla risale al 19 ottobre. In una nota firmata dalla presidentessa del Collegio Sindacale di Amap Gabriella Ricotta ed inoltrata ai 53 sindaci facenti parte dell’Assemblea dei Soci, il dirigente tecnico della società ha informato tutti della richiesta mossa da Palazzo delle Aquile.

“A seguito della nota trasmessa dal Comune di Palermo, con la quale richiede un rinvio di quindici giorni dell’Assemblea ordinaria, essendo in essere l’attività istruttoria al fine di valutare e di individuare le competenze migliori per l’espletamento delle attività da svolgere, l’assemblea convocata già per il 21 ottobre 2024 alle ore 9:30, è rinviata. Si rappresenta che l’assemblea in oggetto, in assenza del socio Comune di Palermo…non avrebbe i presupposti di costituzione e di deliberazione, in assenza del quorum funzionale e strutturale (maggioranza del capitale non presente). Seguirà formale nuova convocazione dell’assemblea dei soci ordinaria con il medesimo ordine del giorno“

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