È convocato per martedì il consiglio di amministrazione dell’Amat per approvare il piano di risanamento dell’azienda municipale che gestisce il trasporto urbano a Palermo secondo le direttive della cabina di regia presieduta dal direttore generale del Comune Antonio Le Donne.
Sarà quella l’occasione per stabilire il modo e i tempi per i nuovi contratti degli autisti internali che scadono lunedì prossimo. Al momento il mancato rinnovo degli autisti comporterà non pochi disagi visto che mancheranno 90 autisti nei prossimi giorni all’azienda.
Un mancato rinnovo contestato dai consiglieri comunali.
“La disinvoltura con cui questa amministrazione sta concludendo il mandato è imbarazzante. L’ultimo esempio scaturisce dal mancato rinnovo del contratto degli autisti interinali che sarà certificato lunedì prossimo. Tale situazione, fa il paio con le assunzioni previste in Amat e bloccate dai ricorsi già pervenuti. Tutto questo non solo è un nuovo evidente danno, materiale e logistico, ai danni dei cittadini che dovranno misurarsi con il dimezzamento delle uscite dei bus di linea ma smentisce clamorosamente la sbandierata volontà politica di costruzione di una seria mobilità sostenibile, moderna ed innovativa, quando non si potrà neppure disporre dell’ausilio degli autisti”, lo dice Concetta Amella consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.
“Per questo occorre un intervento immediato dell’amministrazione attiva per evitare una nuova drammatica situazione in città ancora alle spalle dei cittadini ormai stanchi di queste contraddizioni e di servizi non altezza. Il rilancio di Amat è indiscutibilmente legato alla rivisitazione del suo contratto di servizio”.
E continua: “In ballo ci sono i 111 milioni di euro della messa in mora dell’azienda inviata all’amministrazione e che riguardano crediti nei riguardi della stessa e contenziosi tributari milionari che ne potrebbero minare la continuità aziendale. Chiederò pertanto in terza commissione la convocazione urgente dell’assessore alla mobilità Giusto Catania, affinché si faccia chiarezza sul futuro della partecipata e si scongiuri un ulteriore peggioramento della vivibilità in città”.