Subito la prima rata del Famp da 20 milioni, progressioni orizzontali che portino anche alla stabilizzazione del reddito oggi percepito come salario accessorio, rinnovo economico entro il 2018. È entrata nel vivo la trattativa all’Aran per il rinnovo dei contratti dei regionali. Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl fanno il punto sui lavori.
A cominciare dalla riclassificazione per dare “nuova motivazione a tutto il personale e per il rilancio della macchina amministrativa in favore dei cittadini tutti. Vogliamo risposte certe e segnali concreti di cambiamento, per restituire la giusta serenità lavorativa”.
Sul Famp 2018 è stata chiesta l’erogazione immediata della prima rata che si dovrebbe attestare a circa 20 milioni di euro, più le risorse per le indennità obbligatorie per legge.
“L’Aran – spiegano i sindacati – ha dato la disponibilità a procedere in questa direzione, non appena perverrà il parere prodotto dall’Oiv richiesto dell’assessore alla Funzione pubblica. L’incontro su questo punto è stato fissato per lunedì 22 ottobre, data in cui si potrebbe definire l’accordo a patto che vengano ridotte le richieste di alcuni dipartimenti regionali che a fine anno chiedono l’attribuzione di risorse aggiuntive (che rischiano di andare in economia). Abbiamo anche stigmatizzato, al tavolo, la riduzione del 15% del fondo Famp 2018 per i lavoratori precari, senza una plausibile motivazione, creando una vera e propria disparità di trattamento per cui sicuramente sarà avviato un inevitabile contenzioso. È chiaro che, in assenza del pagamento della prima rata del Famp 2018, non sottoscriveremo alcun accordo”.
Sul rinnovo giuridico sono state esaminate diverse nome relative ad esempio a permessi, assenze, congedi. Sul fronte economico “abbiamo rivendicato l’immediata apertura del rinnovo del contratto economico, operazione consentita dallo stanziamento che abbiamo ottenuto delle risorse finanziarie necessarie”.
Sul tavolo anche la questione della mobilità del personale. “ Dopo le nostre proteste – spiegano gli autonomi – contro il rischio di una mobilità selvaggia in vari settori, l’assessore alla Funzione pubblica, Bernadette Grasso, ha convocato per giovedì 18 ottobre, alle 12, una riunione per fare il punto della situazione, nell’auspicio, da parte nostra, che la smettano con provvedimenti del tutto estemporanei per definire, invece, comportamenti dell’amministrazione improntati alla politica dei fabbisogni dei vari dipartimenti e di precise regole che mettano ordine a un ambito oggi lasciato alla mercé del politico di turno”.
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