Nina Giambona è un’antropologa palermitana che in questo ultimo decennio ha dedicato la propria vita alla ricerca della tradizione siciliana con uno studio approfondito sul carretto siciliano, oggetto che ha attratto la sua attenzione sin dalla più tenera età facendola appassionare ad ogni dettaglio. Adesso, alla passione e allo studio per la tradizione ha aggiunto un altro tassello creando opere pittoriche dedicate all’antico mezzo di trasporto. L’idea è piaciuta moltissimo oltreoceano, tant’è che l’intera collezione delle sue opere verrà esposta per la prima volta al Museo d’Arte Italiana a Los Angeles (la data certa ancora non è stata stabilita a causa del Coronavirus).
Il carretto siciliano è da sempre fonte d’ispirazione per l’artista che l’ha portata a creare una collezione d’opere d’arte dipinte con una tecnica specifica che vuole riprendere l’essenza della tradizione della nostra terra. La visione artistica si è presentata durante i mesi della quarantena che tutta la comunità ha vissuto e che ha permesso all’antropologa di riflettere e studiare maggiormente sulla natura del carretto, un elemento importante questo che le ha dato modo di creare un’intera collezione di quadri di diverse dimensioni e con figure rappresentative a volte stilizzate, a volte storiche contenute nelle varie scene disegnate nei carretti siciliani.
I colori scelti per le sue tele non sono per niente comuni, c’è la predominanza dell’oro. Oro inteso come tesoro, come fonte di luce e come elemento che oggi più che mai, vuole supportare anche cromaticamente le nostre vite. Nina Giambona è profondamente innamorata della Sicilia e della nostra tradizione per questo continua incessantemente a studiarne ogni peculiare elemento traendone spunto per realizzare anche attraverso la pittura una performance artistica.
Nina stessa dichiara «L’ultimo ventennio è stato l’inizio del grande cambiamento globale, il fenomeno interculturale e le migrazioni. La nostra Isola, luogo di dominazioni e contaminazioni ma anche di accoglienza, continua ad evolversi: la Sicilia è terra di Re e imperatori, soprattutto di grandi personaggi storici, che hanno segnato la storia, la letteratura, la scienza, la cultura e l’arte: ed è proprio a questa che ho voluto dedicare tutto ciò che ho ricercato e maturato in tutta la mia vita».
Autrice del testo “Il cambiamento del carretto siciliano, icona della nostra terra”, per Nina, il cambiamento del secolo significa “Glocalizzazione”. L’antropologa ritiene che la globalizzazione ci abbia azzerato, adesso è tempo di un nuovo “Rinascimento”. Dopo i più grandi pittori, che in Sicilia hanno dato colore al mezzo di trasporto tipico della Sicilia, dal Di Mauro, ai Ducato, a Guttuso passando per Caruso, il Carretto Siciliano con Nina perde la policromia e diventa “oro”.
L’america, in particolare la Confederazione dei siciliani del Nord America sposano e patrocinano il progetto artistico, la prima meta d’esposizione delle tele della palermitana Nina sarà dunque proprio Los Angeles, e tanti altri impegni la vedranno in cammino per altre mete sempre senza dimenticare la sua terra, infatti Nina esporrà le sue opere anche al Museo Du Mal a Terrasini e al Museo Gullotti di Bronte. L’arte per Nina non ha limiti con la sua collezione dal titolo simbolico “Car jambo Jet” girerà tutto il mondo inviando un messaggio di trasposizione artistica e di rinascita della tradizione siciliana che accomuna tre generazioni dagli anziani con la tradizione fino ai bambini che cerca di incuriosire nelle sue opere grazie ai personaggi Disney.
Un mondo affascinante quello di Nina di cui gli americani si sono innamorati nel 2017, patrocinando il primo tour dell’antropologa “Il tour del carretto, i colori del sole, il carretto come icona” con diverse tappe in Sicilia, un evento culturale tra memoria, tradizione e innovazione. Sempre l’America continua a supportare il lavoro di Nina e il prossimo passo sarà, appunto, la sua personale a Los Angeles in autunno e a seguire un tour delle sue opere in altre località internazionali.