“Abbiamo fatto lo stretto necessario”. Così il sindaco Roberto Lagalla a proposito del rimpasto al Comune di Palermo. Cambiamenti ridotti al minimo e che vedranno l’avvicendamento in Giunta fra Andrea Mineo e Pietro Alongi. Sostituzione volta ad accontentare le richieste di Forza Italia di ripristinare gli equilibri di Giunta. Fatto che ha scontentato parzialmente il gruppo di Fratelli d’Italia, al quale andranno in compensazione alcune nomine di sottogoverno. Fatto che ha praticamente chiuso la partita del rimpasto. Nelle prossime ore Lagalla incontrerà le altre forze di maggioranza. Dopodichè, una volta chiusi i fascicoli attualmente aperti, si procederà all’avvicendamento.

Lagalla: “Prossimo tagliando a metà consiliatura”

Un accordo di Ognissanti che arriva al termine di una lunga maratona di incontri, dibattiti e scontri fra il sindaco, l’ala di Fratelli d’Italia e quella di Forza Italia. Motivo del contendere il passaggio di Andrea Mineo al gruppo dei meloniani. Fatto che aveva cambiato gli equilibri all’interno dell’esecutivo, oggi ripristinati dalla manovra che, secondo il sindaco, “riporta il rapporto fra i partiti al riferimento numerico e proporzionale dell’inizio della legislatura“. Un accordo sul quale si tornerà a ragionare fra un anno e mezzo, partiti permettendo. “Ci rivedremo per un futuro tagliando a metà consiliatura“.

Il cambio fra Andrea Mineo e Pietro Alongi

A sostituire Andrea Mineo sarà, come anticipato da BlogSicilia, Pietro Alongi, uomo di Forza Italia vicino al presidente della Regione renato Schifani. Fatto che chiude virtualmente il cerchio sul rimpasto. “Fra oggi e domani incontrerò gli altri partiti della maggioranza. Mi pare che le asperità più rilevanti siano state tutte rimosse. Daremo a chi esce dalla Giunta il tempo di chiudere doverosamente alcuni dossier importanti di cui è stata assunta diretta responsabilità per dare riconoscimento di ciò che è stato fatto, in particolare l’attivazione della settima vasca e il dossier di ricapitolarizzazione di Rap”.

Per l’assessore al Patrimonio incarico alla Città Metropolitana

Un’uscita di scena, quella di Andrea Mineo, sulla quale Lagalla parte da una citazione cristiana. “Tutto ha un inizio, tutto ha una fine. Ma, come ci dice il Vangelo, ci sono le cadute e le resurrezioni“. Un lavoro, quello dell’esponente di Fratelli d’Italia, apprezzato dal primo cittadino. Per Mineo si ipotizza un incarico alla Città Metropolitana. Elemento sul quale Roberto Lagalla ha così risposto. “Ha dimostrato di saper lavorare bene. Credo che le competenze acquisite non vadano disperse“. Un modo diplomatico per dare forza alle voci che si sono rincorse ieri fra i corridoi della politica palermitana. In merito all’avvicendamento in Giunta, cambierà poco. Anche se qualche piccolo angolo, a detta del primo cittadino, verrà smussato. “Ci saranno piccole modifiche di deleghe. Lo vedremo nei prossimi giorni”.

A Fratelli d’Italia la presidenza di Amap

Trattative, quelle condotte fra il sindaco e Fratelli d’Italia, nei quali i meloniani si sono dovuti “accontentare” di alcuni posti di sottogoverno. A Fratelli d’Italia dovrebbero andare le nomine del CdA della fondazione Sant’Elia. Ente per la cui presidenza potrebbe essere indicato il nome di Eduardo De Filippis. Nelle prossime 48 ore si procederà ad una modifica statutaria, poi arriverà il rinnovo del CdA. Sempre a Fratelli d’Italia spetterà la nomina del nuovo capo di Gabinetto della Città Metropolitana. Ruolo per il quale si prospetta il nome di Angelo Pizzuto, profilo vicino all’assessore regionale Alessandro Aricò e già accostato in passato alla presidenza di AMG Gas. Un pacchetto nel quale, conferma il sindaco, ci sarà anche la presidenza di Amap. “E’ un ipotesi che era già in cantiere sin dalla prima fase ed assunta in relazione ad una distribuzione avvenuta in tempi diversi. E’ la conferma di quanto concordato illo tempore”.

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