“Avanti tutta”: così esordisce l’assessore al Patrimonio del Comune di Palermo Andrea Mineo, commentando il passaggio di uno dei suoi uomini più fidati, ovvero Natale Puma, fra le fila di Fratelli d’Italia. Fatto che non solo ha rafforzato la truppa dei meloniani a Sala Martorana, ma che ha incrementato i grattacapi per il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Fra una mano tesa dall’asse moderato Nuova DC – Forza Italia e le richieste di alcune forze della coalizione di mantenere lo status quo in Giunta, la prossima sarà una settimana difficile per il primo cittadino. E proprio quello di Andrea Mineo, già da mesi, è uno dei nomi messo sotto la lente di ingrandimento. Sfiduciato dall’ala di Forza Italia che lo ha nominato nell’esecutivo del sindaco, l’ex coordinatore cittadino azzurro ha cercato nuovi lidi. E, fra questi, sembra aver trovato un’affinità proprio con l’ala meloniana, guidata dal vicesindaco Carolina Varchi.
Il post pubblicato da Mineo sui social
In tal senso, galeotto fu quel post pubblicato sui social network nel primo pomeriggio dall’assessore al Patrimonio. Commentando la notizia dell’approdo di Natale Puma al gruppo di Fratelli d’Italia, lo stesso Andrea Mineo ha pubblicato due foto: una che ritrae il gruppo dei meloniani a Sala Martorana e l’altra, a fianco, che lo immortala su una vespa con sopra un tricolore. A contorno un chiaro messaggio per la compagine di FdI: “Avanti tutta”.
Fatto che potrebbe far pensare ad un passaggio imminente anche del portasigilli della delega al Patrimonio e all’Ambiente. Ciò anche alla luce di un altro cambio di casacca antecedente a quello di Puma, ovvero l’approdo del presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico all’interno del gruppo cittadino di FdI. Un altro dell’ex ala forzista facente capo a Gianfranco Miccichè e che a Palermo trovava in Mineo un punto di riferimento. Inoltre, ormai le porte di Forza Italia sembrano chiuse per l’ex coordinatore cittadino, visto lo strappo con la nuova governance regionale e viste le parole pronunciate qualche giorno fà da un compagno di mille battaglie politiche come Giulio Tantillo. “Forza Italia ha chiesto una sostituzione nella giunta Lagalla. Manca il rapporto con un assessore che prima ci rappresentava e ora non più“, aveva dichiarato il presidente del Consiglio Comunale qualche giorno fa. Insomma, in attesa dell’ufficialità, la strada che porta Andrea Mineo a Fratelli d’Italia sembra ormai tracciata.
I due assi contrapposti e le future scelte di Lagalla
Un elemento che aumenterà i grattacapi del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, finito in mezzo fra i due assi che si sono formati all’interno del centrodestra palermitano. Da un lato c’è quello formato da Lavoriamo per Palermo e Fratelli d’Italia, che vorrebbe un sostanziale mantenimento dello status quo in Giunta, dall’altro si pone il polo moderato guidato da Nuova DC e Forza Italia, ovvero da Totò Cuffaro e da Renato Schifani. I due, presenti oggi alla convention regionale della compagine democristiana, hanno ribadito l’esigenza di un rimpasto all’interno dell’esecutivo di Roberto Lagalla. “Riteniamo che ci siano stati alcuni movimenti che la mobilità della politica porta avanti dentro la Giunta che devono essere rimodulati“, ha dichiarato Totò Cuffaro a margine della convention.
Parole a cui si sono aggiunte quelle di Renato Schifani. “Non bisogna innamorarsi dei propri assessori anche se bravi, se un partito non si sente più rappresentato va rispettato“, ha evidenziato l’esponente di Forza Italia. Un contesto dal quale è arrivata una mano tesa al sindaco da parte dello stesso Cuffaro. “Crediamo che dentro questa scelta di un polo moderato il sindaco di Palermo ci debba essere. Anche lui viene da una scelta popolare”. Parole alla luce delle quali la domanda che si pone è una: cosa deciderà di fare Roberto Lagalla?
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