Arriva la risposta di Roberto Lagalla sul caso rimpasto al Comune di Palermo. Il sindaco ha convocato per lunedì pomeriggio, alle 17, un vertice di maggioranza nella sede istituzionale di Villa Niscemi. Confronto che arriva a poche ore di distanza dalla dura presa di posizione del capogruppo della Nuova DC Domenico Bonanno. L’esponente democristiano ha infatti chiesto un confronto complessivo della coalizione sul rinnovo dell’esecutivo comunale.
Convocato vertice di maggioranza
I cuffariani non sarebbero infatti soddisfatti dell’accordo chiuso fra il sindaco e Fratelli d’Italia nella giornata del 1 novembre. Patto di Ognissanti con il quale i meloniani lasciano andare Andrea Mineo per far posto a Pietro Alongi, uomo voluto dalla compagine di Forza Italia e molto gradito al presidente della Regione Renato Schifani. In cambio, il primo cittadino ha lasciato ad FdI la scelte di diversi posti di sottogoverno. Ma una simile stato di cose scontenta la Nuova DC che, forte di cinque consiglieri comunali dopo gli ingressi di Giovanna Rappa e Salvatore Di Maggio, chiede un altro tassello in Giunta. Posizione per la quale si fa, da settimane, il nome di Pietro Garonna. Ma posto che gli attuali equilibri raggiunti fra i partiti di maggioranza sono molto fragili e quindi intoccabili, per far posto ad un esponente democristiano il sindaco dovrebbe rinunciare ad uno dei suoi tre assessori tecnici (Antonella Tirrito, Maurizio Carta e Salvatore Orlando). Ma chi per un motivo, chi per un altro, gli stessi vengono ritenuti indispensabili dal primo cittadino che, tra l’altro, vorrebbe evitare di creare precedenti di rimpasto in seguito ai cambiamenti in Consiglio Comunale. Una partita che quindi è tutt’altro che chiusa, con il confronto nella maggioranza fissato per lunedì pomeriggio.
I “cuffariani” richiamano l’attenzione di Lagalla
Se Forza Italia può ritenersi soddisfatta e Fratelli d’Italia, comunque, potrà fare alcune nomine di sottogoverno (al netto della pesante uscita di Andrea Mineo in favore di Pietro Alongi), al momento non ci sono novità all’orizzonte sul fronte della Nuova DC e sulle richieste di sostituzione avanzate dal capogruppo della Lega Alessandro Anello qualche settimana fa. Proposte rimaste al momento inascoltate. Ma se sul fronte del Carroccio non si muove foglia, con Sabrina Figuccia ormai stabilmente sicura del suo ruolo da assessore allo Sport, i democristiani non ci stanno e, con una dura nota del capogruppo Domenico Bonanno, hanno richiamato l’attenzione del sindaco Roberto Lagalla. “Leggo con stupore e anche con il sorriso, le notizie di stampa, mai smentite, che parlano di un accordo che sarebbe stato raggiunto tra il sindaco ed una forza politica della maggioranza sulle cosiddette compensazioni. La nostra storia e il nostro modo di vedere la politica, ci fanno credere che le coalizioni siano sempre un’opportunità e non un male necessario e, per questo, abbiamo sempre creduto nella collegialità che impone la condivisione dei meriti e la suddivisione degli impegni e delle responsabilità”.
L’attacco della Nuova DC a Fratelli d’Italia
Dichiarazioni nelle quali non sono mancate alcune stoccate all’ala di Fratelli d’Italia. “A tratti, a dire il vero sempre più frequenti nelle ultime settimane, mi sembra di leggere, neanche tanto tra le righe, la rivendicazione di meriti assoluti da parte di una forza politica la quale dimentica evidentemente la presenza fondamentale di alleati, noi in primis, che fino ad oggi hanno garantito lealtà, rispetto e presenza, oltre che l’approvazione delle delibere firmate dai loro assessori, spesso non accompagnati numericamente dalla presenza in aula della loro compagine consiliare“. Poi Bonanno è tornato a rivolgersi a Lagalla, chiedendo equilibrio sulle scelte relative all’esecutivo e al futuro dell’Amministrazione Comunale. “Il sindaco conosce bene il nostro impegno e il ruolo centrale che il nostro gruppo ha in consiglio per numeri e presenze ed è persona troppo esperta e lungimirante per non sapere che un equilibrio è raggiungibile solo scontentando un po’ tutti, garantendo sempre confronti franchi, scelte equilibrate e il rispetto di tutte le forze politiche, cosa che ad oggi non si sta verificando“.
“Se siamo superflui faremo la nostra strada”
Una nota dura, nella quale i democristiani hanno palesato la volontà di avere una risposta. E di averla in tempo rapidi. “Siamo stati eletti per difendere determinati valori e per portare avanti un’idea di città, per noi la politica riveste un valore molto alto e il nostro unico intento è lavorare nell’interesse dei cittadini, ma vogliamo farlo in una coalizione che ci rispetti e della quale condividiamo volontà, scelte e metodi“. Poi l’affondo finale. “Se qualcuno dovesse ritenerci superflui, per questa coalizione di governo, lo dica chiaramente: continueremo, come sempre, ad andare avanti a testa alta per la nostra strada, continuando a fare gli interessi della città”.
Bilancio positivo per Forza Italia, un po’ meno per FdI
Compagine, quella di Fratelli d’Italia, che ha parlato in una nota ufficiale di “dialogo costruttivo”. Una versione ufficiale che cozza con quanto filtrato dalle fonti di radio palazzo, che parlano di giorni di tensione fra il sindaco e il gruppo di Giorgia Meloni a Palermo. A parità di peso politico con Forza Italia (sette consiglieri per entrambe le compagini), FdI ha al momento qualcosa in meno degli azzurri. Tre assessori, la presidenza del Consiglio e tre presidenze di commissione (quella di Alotta si somma a quelle di Terrani e Zacco): per Forza Italia il bilancio si può ritenere certamente positivo.”Con la scelta operata dal sindaco Lagalla si chiude quindi un vulnus di rappresentanza del nostro partito e del nostro gruppo consiliare, che resta quello principale all’interno della coalizione di maggioranza“, ha commentato il coordinatore regionale Marcello Caruso alla notizia di Pietro Alongi all’interno della Giunta. Ai meloniani va invece un “premio di consolazione”, basato su alcuni posti di sottogoverno concessi dal sindaco per convincere Fratelli d’Italia a cedere su Andrea Mineo (per il quale si vocifera palesarsi all’orizzonte un ruolo da esperto alla Città Metropolitana).
I posti di sottogoverno per i meloniani
A Fratelli d’Italia dovrebbero andare le nomine del CdA della fondazione Sant’Elia. Ente per la cui presidenza potrebbe essere indicato il nome di Eduardo De Filippis. Nelle prossime 48 ore si procederà ad una modifica statutaria, poi arriverà il rinnovo del CdA. Sempre a Fratelli d’Italia spetterà la nomina del nuovo capo di Gabinetto della Città Metropolitana. Ruolo per il quale si prospetta il nome di Angelo Pizzuto, profilo vicino all’assessore regionale Alessandro Aricò e già accostato in passato alla presidenza di AMG Gas. Inoltre, alla scadenza del contratto dell’attuale presidente Alessandro De Martino, il sindaco ha concesso l’indicazione della futura leadership di Amap. Nomina che spetterà alla corrente dell’eurodeputato Giuseppe Milazzo.
Il pensiero di Roberto Lagalla
Un accordo di Ognissanti che arriva al termine di una lunga maratona di incontri, dibattiti e scontri fra il sindaco, l’ala di Fratelli d’Italia e quella di Forza Italia. Motivo del contendere il passaggio di Andrea Mineo al gruppo dei meloniani. Fatto che aveva cambiato gli equilibri all’interno dell’esecutivo, oggi ripristinati dalla manovra che, secondo il sindaco Roberto Lagalla, “riporta il rapporto fra i partiti al riferimento numerico e proporzionale dell’inizio della legislatura“. Un accordo sul quale si tornerà a ragionare fra un anno e mezzo, partiti permettendo. “Ci rivedremo per un futuro tagliando a metà consiliatura“. A sostituire Andrea Mineo sarà, come anticipato da BlogSicilia, Pietro Alongi, uomo di Forza Italia vicino al presidente della Regione renato Schifani. Fatto che chiude virtualmente il cerchio sul rimpasto. “Fra oggi e domani incontrerò gli altri partiti della maggioranza. Mi pare che le asperità più rilevanti siano state tutte rimosse. Daremo a chi esce dalla Giunta il tempo di chiudere doverosamente alcuni dossier importanti di cui è stata assunta diretta responsabilità per dare riconoscimento di ciò che è stato fatto, in particolare l’attivazione della settima vasca e il dossier di ricapitolarizzazione di Rap”.
Per l’assessore al Patrimonio incarico alla Città Metropolitana
Un’uscita di scena, quella di Andrea Mineo, sulla quale Lagalla parte da una citazione cristiana. “Tutto ha un inizio, tutto ha una fine. Ma, come ci dice il Vangelo, ci sono le cadute e le resurrezioni“. Un lavoro, quello dell’esponente di Fratelli d’Italia, apprezzato dal primo cittadino. Per Mineo si ipotizza un incarico alla Città Metropolitana. Elemento sul quale Roberto Lagalla ha così risposto. “Ha dimostrato di saper lavorare bene. Credo che le competenze acquisite non vadano disperse“. Un modo diplomatico per dare forza alle voci che si sono rincorse ieri fra i corridoi della politica palermitana. In merito all’avvicendamento in Giunta, cambierà poco. Anche se qualche piccolo angolo, a detta del primo cittadino, verrà smussato. “Ci saranno piccole modifiche di deleghe. Lo vedremo nei prossimi giorni”.
Trattative, quelle condotte fra il sindaco e Fratelli d’Italia, nei quali i meloniani si sono dovuti “accontentare” di alcuni posti di sottogoverno. A Fratelli d’Italia dovrebbero andare le nomine del CdA della fondazione Sant’Elia. Ente per la cui presidenza potrebbe essere indicato il nome di Eduardo De Filippis. Nelle prossime 48 ore si procederà ad una modifica statutaria, poi arriverà il rinnovo del CdA. Sempre a Fratelli d’Italia spetterà la nomina del nuovo capo di Gabinetto della Città Metropolitana. Ruolo per il quale si prospetta il nome di Angelo Pizzuto, profilo vicino all’assessore regionale Alessandro Aricò e già accostato in passato alla presidenza di AMG Gas. Un pacchetto nel quale, conferma il sindaco, ci sarà anche la presidenza di Amap. “E’ un ipotesi che era già in cantiere sin dalla prima fase ed assunta in relazione ad una distribuzione avvenuta in tempi diversi. E’ la conferma di quanto concordato illo tempore”.
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