Roberta Lagalla continua le sue consultazioni per chiudere il cerchio sul rimpasto in Giunta. Una partita non facile per il sindaco che, nella giornata di ieri, ha ricevuto la delegazione di Forza Italia. Un incontro agrodolce per il primo cittadino che, dalla compagine azzurra, ha si riottenuto la conferma del profilo di Rosi Pennino, anche grazie alla convergenza fra l’assessore alle Politiche Sociali e il deputato regionale Edy Tamajo, ma anche ricevuto la richiesta di sostituzione di Andrea Mineo, nel frattempo passato a Fratelli d’Italia, con il profilo di Pietro Alongi, ex deputato regionale molto vicino al presidente della Regione Renato Schifani.
Un tema sul quale, fra domani e dopodomani, Roberto Lagalla dovrà incontrare il gruppo politico di Fratelli d’Italia. Anche se, dai meloniani, è già arrivato un “no” secco all’esclusione dell’attuale detentore della delega al Patrimonio dall’esecutivo comunale. La compagine di Carolina Varchi sta studiando strategie alternative, che però non incontrano i desiderata di Forza Italia. Fonti autorevoli del partito hanno definito come “inopportuna” una permanenza di Mineo in Giunta, visto anche l’addio non proprio concordati alla compagine azzurra. Una matassa difficile da sbrogliare e nella quale, alla finestra, attende anche la Nuova DC di Totò Cuffaro che, già in diverse occasione, ha chiesto il riconoscimento del maturato peso in Consiglio Comunale attraverso una seconda nomina da effettuare in Giunta.
Forza Italia conferma la Pennino e chiede l’inserimento di Alongi
Dopo la riunione avuto con la segretaria regionale della Lega Annalisa Tardino, Roberto Lagalla ha incontrato ieri il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso. Un incontro proficuo e dal quale sono emerse le volontà già maturate nei giorni scorsi dalla compagine azzurra. La buona notizia per il primo cittadino arriva dalla riconferma di Rosi Pennino nel ruolo di assessore alle Politiche Sociali. Profilo che può contare non solo sulla stima del primo cittadino, ma anche della totalità della coalizione di centrodestra. “Il mio grazie, in primis, va all’assessore Regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, a cui mi lega profonda amicizia e collaborazione costante lungo i percorsi politici e di condivisione, sui temi, che guardano ai bisogni di chi è fragile – ha dichiarato a caldo Rosi Pennino -. Da oggi inizia e continua un percorso ancora più entusiasmante, nell’interesse della città e della molteplicità di risposte da costruire per chi ha più bisogno”.
Mineo fuori? Lagalla prende tempo
Risolto un problema, sulla strada di Roberto Lagalla se ne palesa un altro. Nella stessa riunione, Marcello Caruso ha infatto chiesto a chiare lettere l’uscita di scena di Andrea Mineo, attuale assessore al Patrimonio approdato sabato alla corte di Fratelli d’Italia. “Forza Italia ha quindi comunicato la volontà di procedere alla naturale sostituzione di un assessore precedentemente indicato dal partito all’inizio della consiliatura, e che ha ora aderito ad un’altra forza politica“, ha ribadito il coordinatore azzurro in una nota ufficiale. Un chiaro messaggio diretto a Roberto Lagalla il quale però, interrogato sull’argomento questa mattina ai microfoni dei giornalisti, ha dichiarato quanto segue. “Lei mi da notizie che io non ho – ha risposto Lagalla a una domanda specifica sull’esclusione di Mineo dalla Giunta -. Sto incontrando i partiti, così come avevo detto all’indomani dell’approvazione del rendiconto. Li sto incontrando singolarmente, verificando le loro posizioni ed aspettative. Nei prossimi giorni valuteremo in che termini procedere ad eventuali sostituzioni in Giunta”.
Atteso l’incontro con Fratelli d’Italia
Una questione sulla quale Roberto Lagalla dovrà interloquire con i vertici regionali di Fratelli d’Italia. I meloniani, per bocca del vicesindaco Carolina Varchi, hanno già chiarito che non lasceranno nessuno indietro, sintomo che su Mineo ci sarà un’alzata di scudi del partito, vista anche la complessità dell’operazione che ha portato Mineo e il suo team di consiglieri comunali sparsi in Sicilia all’interno di FdI. L’idea del vicesindaco è di mantenere una forza pari ed uguale a quella di Forza Italia, con tre assessori e il ruolo di secondo in comando di Roberto Lagalla. Ciò alla luce del fatto che gli azzurri hanno anche loro tre assessorati, ma anche la presidenza del Consiglio che, nel manuale Cencelli della politica, viene equiparata ad un ruolo nell’esecutivo vero e proprio.
Le richieste dei meloniani
Un incontro che, secondo i ben informati, dovrebbe avvenire fra domani e dopodomani e nel quale i meloniani potrebbero palesare diverse opzioni sul tavolo al sindaco. Posto che l’esclusione di Mineo appare in questa fase complessa, l’idea potrebbe essere quella di sacrificare sull’altare l’assessore al Patrimonio Dario Falzone, al fine di liberare un posto nel gruppo dei meloniani. Ma FdI pensa già al futuro, ovvero a quando il vicesindaco Carolina Varchi si dimetterà dal suolo ruolo per pensare alla sua attività di deputata nazionale al fianco di Giorgia Meloni. Fatto che porterà con ogni probabilità Giampiero Cannella nel ruolo di vicesindaco, liberando così un posto in Giunta. Posizione per la quale si fa il nome di Toti Longo, profilo in quota Carolina Varchi e che potrebbe quindi bilanciare il peso delle correnti del partito. Più difficile invece la strada che porta all’ex consigliere comunale Mimmo Russo, ritenuto troppo vicino proprio al profilo di Giampiero Cannella.
La Nuova DC attende
Uno scontro, quello fra gli azzurri e i meloniani, su cui irromperà presto la Nuova DC di Totò Cuffaro. L’aumento peso in Consiglio Comunale, dove i democristiani contano adesso su cinque elementi dopo gli arrivi di Salvatore Di Maggio e Giovanna Rappa, spinge la compagine moderata a chiedere un nuovo posto in Giunta. Sedia che dovrebbe essere liberata eventualmente da un’uscita di scena di uno dei tre nomi nella quota tecnica di Roberto Lagalla, ovvero Antonella Tirrito, Maurizio Carta e Totò Orlando. Posto che quest’ultimo è inamovibile, per il presidente del Rotary Club si erano palesate voci che parlavano di un suo possibile incarico come superconsulente del sindaco. Fatto che, secondo i ben informati, non sarebbe all’ordine del giorno. Tutte le strade portano così alla detentrice della delega alla Protezione Civile, che al momento non può contare su una chiesa politica vera e propria. Al momento, un incontro fissato fra i cuffariani e Roberto Lagalla non risulta ancora calendarizzato. Ma quando ciò avverrà, i democristiani avanzeranno un nuovo nome da inserire in Giunta. Il favorito rimane in questo momento Pietro Garonna, anche se il profilo di Sandro Oliveri rimane in una posizione di outsider.
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