L’Ersu Palermo ha pubblicato lo schema del “Bando per la concessione di contributi per il rimborso delle spese sostenute dagli studenti universitari per l’acquisto di abbonamenti a mezzi di trasporto pubblico locale, su gomma e su rotaia, nelle sedi dei corsi di laurea per l’anno accademico 2021/2022”. Il provvedimento era stato approvato dall’Ente che si occupa di garantire il diritto allo studio degli studenti universitari con una delibera del 12 luglio scorso.
I rimborsi per gli spostamenti degli accademici
Si tratta di un atto che permette agli studenti di ottenere un rimborso sulle spese sostenute per spostarsi nelle sedi dei cosi di laurea di appartenenza. Come si legge nel bando pubblicato questa mattina, possono chiedere il contributo gli studenti universitari ed AFAM idonei (assegnatari e non assegnatari) di borsa di studio per l’a.a. 2021/2022, che dimostrano di avere sostenuto delle spese per l’acquisto di abbonamenti a mezzi di trasporto pubblico locale, su gomma e su rotaia, nelle sedi dei corsi di laurea.
Cosa copre il rimborso
Come recita il bando dell’Ersu, il contributo a rimborso è concesso per abbonamenti nominativi annuali, mensili o settimanali, relativi al periodo 1° ottobre 2021 – 30 settembre 2022, fino ad un ammontare massimo complessivo di 50 euro e comunque non oltre il valore della spesa documentata.
Come fare richiesta del contributo
L’applicazione online per la compilazione e l’invio della richiesta di rimborso spese sarà attivata e resa disponibile nella pagina personale del portale dei servizi online dell’Ente dalle ore 9 del 10 agosto alle 14 del 5 ottobre 2022. “La richiesta di rimborso spese – si legge in una nota dell’ente -, compilata ed inviata online, deve essere regolarizzata. I richiedenti devono caricare, tramite procedura online disponibile nell’apposita sottosezione denominata “Fascicolo” all’uopo creata nella home page del portale dei servizi online dell’Ente, in un unico file pdf della dimensione max di 5MB, la copia degli abbonamenti (annuali, mensili o settimanali, dai quali è rilevabile il nominativo del richiedente, l’importo pagato e il periodo), e l’eventuale ulteriore documentazione aggiuntiva comprovante l’acquisto”.
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