“Concentrarci sulla tecnologia digitale a supporto delle persone e non per sostituirle nel lavoro, creare posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e dell’economia sostenibile; portare lavoro al Sud attraverso il southworking e attraendo i nomadi digitali; creare progetti concreti per utilizzare al meglio i fondi europei e trasformarli in crescita equa del territorio, favorire la condivisione di conoscenze e competenze all’interno della comunità, creare opportunità di apprendimento pratico per chi non ha fatto un percorso accademico e riprogettare l’industria del turismo, affinché diventi rigenerativa e sostenibile a lungo”. Sono soltanto alcuni dei principali obiettivi di Cettina Martorana, ex assessore alle Attività economiche del Comune di Palermo e scelta da Caterina Chinnici come
candidata indipendente nella lista del Partito democratico alle prossime elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Martorana, “La proposta di Chinnici è l’unico programma serio”
“La proposta di Caterina Chinnici è l’unica seria e valida – aggiunge Martorana – ha una visione che poggia su valori fondamentali quali l’affermazione della legalità e l’equità sociale. Per me, quindi, è stato naturale aderire al suo progetto perché questi due valori guidano la mia vita e perché la Sicilia ha bisogno di credibilità”. Martorana, dottore commercialista, è un tecnico prestato alla politica che non ha in tasca le soluzioni ai problemi del territorio ma che, concretamente, propone
soluzioni: “In questa campagna elettorale – afferma Martorana – ho voluto utilizzare lo slogan Rigeneriamo la Sicilia. Credo fortemente in questa rigenerazione che innanzitutto deve partire dal coinvolgimento dei giovani. Loro devono tornare ad essere protagonisti del nostro territorio e non scappare via. Per questo bisogna attrarre i nuovi imprenditori e le start-up innovative, molte delle quali create da giovani under 30, aiutandole a crescere e a creare lavoro locale. Il problema, infatti, molto spesso è rendere operative queste start- up, farle diventare imprese che si mantengano sul mercato. In tal senso ritengo che la Regione debba dotarsi di un innovation hub, punto di riferimento per il bacino del Mediterraneo, che attragga le aziende che possano investire e mettere il capitale per queste start-up”.
Martorana. “tutela ambiente è priorità”
Tra i punti principali del programma di Martorana c’è l’ambiente. L’ex assessore punta il dito contro il blocco del Superbonus 110%: “Aver bloccato il Superbonus 110% – sottolinea Martorana – ha causato gravi danni alle imprese e alle famiglie. Invece si tratta di uno strumento importante al fine del risparmio energetico e della riduzione d’inquinamento. La confusione legislativa ha causato il disastro nel comparto edilizio. Tra l’altro, essendo dottore commercialista, so con certezza che il Superbonus è uno strumento “blindato” e controllatissimo. Dobbiamo muoverci in questa direzione per raggiungere gli obiettivi di emissione zero di anidride carbonica e superare l’empasse causata dal caro bollette che sta stremando cittadini, famiglie e imprenditori”.
“Non lasciamo la Sicilia a chi urla e sbraita”
Infine un appello agli elettori: “Sono convinta che la Regione debba essere governata da chi non urla, da chi non sbraita, da quella politica onesta, gentile e capace che ha un solo obiettivo: risolvere i problemi dei cittadini. Solo utilizzando questi percorsi saremo in grado di non distruggere, ma rigenerare”, conclude Martorana.
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