Un percorso per imparare a rigenerare i PC e avviare un’attività di economia circolare e civile: parte oggi il primo Ri-Lab di Legambiente Sicilia ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’obiettivo è quello di aumentare le competenze verdi e di formare ai green jobs, ma soprattutto prevenire la generazione di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), costosi e impattanti dalla loro produzione allo smaltimento. I computer proverranno principalmente dalle aziende che devono sostituire le apparecchiature, che, invece di essere dismessi, verranno rimessi in circolo. Dare una seconda possibilità ai nostri dispositivi elettronici diventa sempre più importante – dice Legambiente -: l’anno scorso, l’Italia ha prodotto circa 1 milione di tonnellate di Raee, ma solo il 39 per cento è stato recuperato dai sistemi collettivi, a fronte di un target europeo del 65 per cento con un impatto altissimo per l’ambiente”.
Sono 15 gli apprendisti selezionati che frequenteranno lezioni sia frontali che laboratoriali per un ammontare di 40 ore più un seminario sull’autoimprenditorialità. Il corso è organizzato da Legambiente Sicilia, Cooperativa e impresa Sociale Reware e Fablab Palermo con la collaborazione di InformaticaIT. I formatori hanno ritenuto importante, dopo un confronto con la Protezione Civile Comunale e la verifica della compatibilità con il DPCM in corso, confermare il corso per non privare i partecipanti di un’opportunità che può essere loro di sostegno in questo difficile periodo, consapevoli che si proseguirà in sicurezza e fino a quando questo sarà possibile.
“L’impatto ambientale e sociale delle apparecchiature elettroniche che acquistiamo è enorme – dichiara Vanessa Rosano, coordinatrice del Ri-hub -. Per produrre un laptop dal peso di appena 2 o 3 kg vengono utilizzati 1500 kg di risorse tra cui acqua e terre rare, causa di conflitti armati nei paesi di estrazione. Il nostro laboratorio di rigenerazione dei PC, oltre a rendere i partecipanti più informati sul problema, li renderà protagonisti nella sua mitigazione. Speriamo di poter presto aprire il nostro shop per l’acquisto di PC sostenibili i cui proventi serviranno a continuare nel nostro lavoro sull’economia circolare e gli stili di vita sostenibili”.