“Alla Regione servono riforme, non certo il repulisti”. È così che rispondono, con riferimento all’ennesima tirata d’orecchi del presidente della Regione siciliana, il segretario generale della Cisl Fp Sicilia Daniele Passanisi assieme al coordinatore degli Enti regionali, Fabrizio Lercara, della stessa federazione sindacale.
Basta minacce, serve il coraggio delle riforme
“Basta minacce – sottolineano Passanisi e Lercara – il presidente abbia il coraggio di attivare le riforme necessarie per fare funzionare la macchina amministrativa. Minacciare il repulisti, come riportato da alcuni organi di stampa, serve soltanto a creare ulteriore sconforto in una amministrazione che necessita di una rivisitazione radicale. Se gli assessori non riescono ad attuare le scelte di governo è perché la macchina amministrativa va profondamente riformata”.
Richiesta di confronto e modernizzazione
“Sono mesi – proseguono ancora i sindacalisti – che chiediamo di attivare un confronto serio che consenta di rivedere le scelte del passato che non hanno funzionato e che impediscono di avere una amministrazione al passo con i tempi e che possa dare risposte ai cittadini per offrire servizi alla collettività. E’ fin troppo evidente che non accettiamo minacce, ma continueremo a chiedere al presidente della Regione di aprire un dialogo sui temi più importanti e, se necessario, attiveremo ogni forma di protesta”.
Dirigente forestale sotto accusa, aggressione verbale a sindacalista
La Presidenza della Regione Siciliana ha avviato un’istruttoria disciplinare a carico di un dirigente generale del Corpo Forestale, a seguito di una denuncia presentata da Carmelo Raineri, segretario regionale del S.A.Di.R.S. (Sindacato Autonomo Dirigenti Regionali Siciliani). L’indagine riguarda una presunta aggressione verbale avvenuta durante una riunione sindacale. Il caso ha sollevato interrogativi sul clima all’interno delle istituzioni regionali e sulla tutela di chi denuncia comportamenti scorretti. “In una terra come la Sicilia, rimanere isolati è grave, può essere preoccupante”, ha dichiarato Raineri.
L’istruttoria disciplinare e l’attesa dei dipendenti regionali
L’istruttoria, conclusa da oltre un mese, è stata avviata per presunta violazione del Decreto Presidenziale 16 aprile 2013 n. 62 “Codice di comportamento” e del Capo VI “Responsabilità Disciplinare” del vigente CCRL della dirigenza. L’esito dell’accertamento è atteso da tutti i dipendenti regionali e, secondo Raineri, non dovrebbe essere secretato, indipendentemente dal risultato. L’episodio potrebbe, infatti, causare un danno di immagine alla Pubblica Amministrazione e alla Regione Siciliana.
La difesa di Raineri e la nota “poco riservata”
Durante l’audizione, Raineri si è difeso dalle accuse contenute in una nota, definita “poco riservata”, inviata dal dirigente generale del Corpo Forestale anche ai vertici politici. Il sindacalista ha contestato il contenuto della nota, presentando una propria versione dei fatti e allegando la documentazione del S.A.Di.R.S. alla Presidenza della Regione. Raineri ha inoltre richiesto copia di tutti i verbali dei soggetti auditi, ritenendo di averne diritto alla luce delle accuse formulate.
Il verbale contestato e la solidarietà dell’UGL
Un punto centrale della controversia riguarda un verbale della riunione sindacale, che Raineri contesta in quanto non firmato dal dirigente generale e sottoscritto solo da alcuni sindacalisti. “Per quanto dichiarato per iscritto nella memoria, ritiene che il verbale inviato a questo Ufficio […] non può né deve essere utilizzato come atto probatorio perché vìola le elementari nozioni di cosa è un verbale e della validità dello stesso”, ha dichiarato Raineri durante l’audizione. Il segretario del S.A.Di.R.S. ha sottolineato la solidarietà ricevuta dall’UGL, unico sindacato ad aver informato la Presidenza della Regione sull’accaduto. “Solo dall’UGL ho ricevuto solidarietà e solo l’UGL ha ritenuto di informare la Presidenza della Regione, questo mi ha confortato”, ha affermato. L’intervento della Presidenza della Regione, secondo Raineri, dimostra l’attenzione delle istituzioni verso chi denuncia comportamenti scorretti. “Questo sta a significare a tutti i dipendenti, dirigenti e non dirigenti, che le istituzioni sono presenti e al fianco di chi ha il coraggio della denuncia”, ha concluso.
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