Il segretario generale della Filbi-Uila Sicilia, Enzo Savarino, esprime forte preoccupazione per il disegno di legge sul riordino dei Consorzi di bonifica, attualmente in discussione all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS). Secondo Savarino, il testo, così come formulato, ignora le richieste presentate dal sindacato durante l’audizione in Terza Commissione, nonostante le rassicurazioni ricevute dal presidente onorevole Gaspare Vitrano.
Preoccupazione per il futuro dei lavoratori
Il sindacato contesta in particolare l’assenza di garanzie esplicite sul diritto al lavoro per tutto il personale, sia a tempo determinato che indeterminato, attualmente impiegato negli undici Consorzi di bonifica esistenti. Savarino sottolinea che, nonostante le promesse e il sostegno di altre organizzazioni sindacali, il testo del ddl non include la richiesta della Filbi di garantire il passaggio di “tutto” il personale ai nuovi enti. L’omissione dell’aggettivo “tutto” al comma 4 dell’articolo 37, unitamente all’assenza di un riferimento esplicito alla continuità lavorativa, rischia di generare contenziosi e incertezza occupazionale per i lavoratori in attesa dell’approvazione delle piante organiche dei nuovi enti.
Richiesta di una riforma giusta ed efficace
La Filbi-Uila Sicilia ribadisce la propria disponibilità al confronto per una riforma efficace del sistema dei Consorzi di bonifica, ma non accetterà una legge superficiale o dannosa per i lavoratori. Il sindacato chiede che la professionalità e l’impegno del personale, dimostrati nel corso degli anni, vengano riconosciuti e valorizzati. Savarino evidenzia l’importanza del ruolo dei Consorzi nel fronteggiare le emergenze del territorio siciliano, come la siccità, gli incendi e il dissesto idrogeologico.
Le 3 richieste del sindacato
Il sindacato ribadisce le tre condizioni essenziali per una riforma accettabile: la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali, la stabilizzazione dei precari e la disponibilità di risorse adeguate. Savarino conclude affermando che la Filbi-Uila Sicilia si opporrà a qualsiasi riforma che non soddisfi queste richieste fondamentali, a tutela dei lavoratori e dell’efficacia del sistema di bonifica in Sicilia. Il sindacato auspica un intervento dell’Assemblea Regionale Siciliana per correggere le criticità del disegno di legge e garantire un futuro certo ai lavoratori dei Consorzi di bonifica.
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