Entro fine mese le tre Srr d’ambito pubbliche che gestiscono il comparto nelle province di Trapani e Agrigento consegneranno, su richiesta del dipartimento regionale Acqua e rifiuti, i progetti esecutivi per la realizzazione di tre opere nei Comuni di Calatafimi-Segesta, Sciacca e Ravanusa.
“Rispondiamo con i fatti – commenta il presidente della Regione Nello Musumeci – all’emergenza rifiuti che abbiamo ereditato e che stiamo affrontando con le armi della programmazione e dell’impiego razionale delle risorse disponibili”.
Alle tre opere – che verranno finanziate con fondi regionali del Patto per il Sud – se ne aggiungono altre due. La prima – una delle sei previste dal Piano di emergenza – è a Vittoria, nel Ragusano, con la gara aggiudicata definitivamente lo scorso 4 giugno e che entrerà in funzione entro l’anno. La seconda è l’impianto Tmb di Enna, sito in contrada Cozzo Vuturo, appena consegnato alla società pubblica che lo gestirà e che entrerà in funzione entro giugno.
La localizzazione degli impianti risponde a una logica di presenza sul territorio per ridurre le distanze e quindi i tempi e i costi per il trasporto dei rifiuti: fattori che incidono positivamente sul contenimento delle tariffe.
vengono invece dai fondi europei i soldi destinati dalla Regione a favore dei Comuni siciliani, per la realizzazione o l’ampliamento di centri di raccolta dei rifiuti urbani. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, infatti, il bando predisposto dall’assessorato all’Energia e servizi di pubblica utilità. Da oggi scattano novanta giorni di tempo entro i quali vanno presentate le istanze per aggiudicarsi le quote dei complessivi 21 milioni di euro
“I dati Istat – evidenzia il presidente Nello Musumeci – ci dicono che, in media, nove famiglie su dieci sono incentivate alla differenziata in presenza di un centro di raccolta efficiente, motivo per cui il governo regionale intende promuovere, anche con nuovi bandi, queste strutture sull’Isola”.
In particolare, le risorse – che come detto provengono dai fondi del Po Fesr 2014-2020 – sono destinate, in massima parte (sedici milioni di euro), alla costruzione dei nuovi impianti e al miglioramento (quasi cinque milioni e mezzo di euro) di quelli già esistenti.
“I centri comunali di raccolta – spiega l’assessore Alberto Pierobon – contribuiranno a potenziare la raccolta differenziata della frazione organica, di carta, cartone, plastica e vetro. In questo modo, si integra il sistema “porta a porta”, si coinvolgono i cittadini e si riducono i costi di trasporto”.
L’avviso, a firma del dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti Salvo Cocina, prevede la realizzazione di una struttura ogni cinquantamila abitanti. Le installazioni devono rispettare le norme a tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro e non creare rischi per aria, suolo, acqua, fauna e flora, oltre a rumori e odori. Deve essere prevista, inoltre, adeguata viabilità, pavimentazione impermeabilizzata, recinzione e barriere. I Comuni, in forma singola o associata come Aro, potranno ottenere fino a ottocentomila euro per nuovi impianti e trecentomila per ampliare quelli esistenti.
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