Palermo e l’emergenza rifiuti: una storia che non sembra avere una fine. Da mesi ormai la politica dibatte sui cumuli di spazzatura presenti ad ogni angolo di strada. Al di là del salottino del centro e delle principali località turistiche, il resto della città soffre e combatte da tempo con depositi abusivi di rifiuti indifferenziati ed ingombranti. Quasi 6000 quelli da Rap nei primi quindici giorni di giugno.
Cumuli ovunque in città, abbandonato perfino un pannello solare
Caos evidente per esempio in via Nicoletti dove, a pochi passi dal Centro Comunale di Raccolta, si è rigenerata nuovamente una discarica a cielo aperto a bordo strada. Situazione difficile anche nelle aree più interne di Mondello, come ad esempio in via Diomede o in via Tolomea, dove i residenti lamentano una mancata raccolta della spazzatura abbandonata sul marciapiede. Non è esente dal problema anche viale Regione Siciliana, in particolare all’altezza delle intersezioni con via Pietro Calandra e via Piero della Francesca. Rifiuti segnalati in via Brunelleschi e nella zona di Borgovecchio, fra via Archimede e piazza della Pace, anche qui a pochi passi dal centro comunale di raccolta.
Problemi che sembrano anacronistici in un momento in cui si parla di politiche verdi e di riciclo in tutta Europa, ma che invece è drammaticamente attuale e reale. E, a proposito di transizioni ecologica, qualche incivile si è davvero superato. In via Lanza di Scalea infatti, a pochi metri da una discarica di spazzatura, qualcuno ha abbandonato perfino un pannello solare danneggiato. Rifiuto speciale e che quindi richiederà un ulteriore intervento straordinario di Rap.
Il Comune prova a dialogare con Rap e Reset
Un problema, quello degli abbandoni, a cui non si è mai trovata una soluzione. Uno dei tanti grandi temi irrisolti del capoluogo siciliano. In passato, si è parlato tanto del controllo delle cosiddette zone di confine, luoghi in cui vengono abbandonati rifiuti ingombranti. Tutto ciò, purtroppo, senza successo. Dalle parole non si è riusciti a passare ai fatti.
Eppure, in questi giorni, sembra che si è giunti ad un nuovo apice. Nonostante tutti gli interventi condotti in urgenza da Rap, alcune strade tornano immediatamente sporche. Altre, purtroppo, si trasformano in delle vere discariche. Come nel caso di via Enrico Mattei e di via Emilio Ducrot, arterie stradali nei pressi della Zona Industriale di Palermo. Area sulla quale si è scatenato uno scontro istituzionale fra Rap e il Comune, che si era tramutato nelle dimissioni dell’Amministratore Unico Girolamo Caruso.
Remissione dall’incarico poi respinta da Roberto Lagalla che, non più tardi di ieri, è tornato a parlare del tema dei rifiuti, annunciando un fiatto dialogo con Rap e Reset.”Non siamo con le mani in mano. Stiamo verificando e approfondendo con Rap e Reset la possibilità di adottare, nell’immediato, nuovi e più efficaci modelli organizzativi che prevedono anche la collaborazione delle due partecipate. Nella prospettiva di breve e medio periodo c’è l’intenzione di individuare nuove risorse per il potenziamento dei mezzi e di risorse umane che possano garantire l’implementazione e la più efficace modalità di raccolta dei rifiuti in città – ha aggiunto -. Oggettivamente la città, soprattutto in alcune sue aree, è ostaggio dei rifiuti. Questa è un’immagine che non possiamo permetterci di promuovere ancora per tanto tempo”.
Aumenti TARI e caos a Bellolampo
A proposito di Rap, si attende una risposta dal Consiglio Comunale sui cinque milioni di euro di aumento Tari su cui si dibatte a Sala delle Lapidi. Atto da approvare entro il 31 luglio e legato all’equilibrio economico-finanziario dell’azienda Nessuna novità invece relativamente alle ordinanze richiesta dall’amministratore unico di Rap Girolamo Caruso per potere far fronte all’emergenza attualmente in essere a Bellolampo. Ciò per potere momentaneamente abbancare i rifiuti presenti nello spiazzale del TMB all’interno della quarta e della terza vasca bis. Questo in attesa che il primo lotto della settima vasca, su cui stanno lavorando le maestranze scelte dalla Regione, sia pronto all’utilizzo. Struttura in ritardo rispetto ai tempi di marcia e per la quale si rischia di dovere attendere la fine di agosto.
Situazione descritta dallo stesso Girolamo Caruso durante la seduta di Consiglio Comunale del 1 luglio. “Qualche giorno fa abbiamo avuto una riunione con il nuovo sindaco. Lui si è impegnato a farmi avere la transazione notarile con la Curatela Fallimentare di Amia, che mi permetterebbe di utilizzare la vasca terza-bis. Nelle scorse settimane, ho dovuto sovraccaricare le vasche disponibili, a cominciare dalla sesta. Per almeno tre mesi ho dovuto caricare rifiuti più di quella che è la quota posta dalla Regione. La settima vasca sta portando ritardo. Il primo lotto dovrebbe essere pronto entro fine agosto, mentre la stesura completa sarà pronta entro il primo trimestre del 2023″.
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