L’emergenza rifiuti non risparmia nemmeno i luoghi simbolo del quartiere Sperone, a Palermo. Spazzatura ammassata sotto il murale dedicato alla memoria di fratel Biagio Conte, in via Di Vittorio. Un’opera realizzata nei mesi scorsi dall’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri non solo per onorare il ricordo del missionario laico ma anche e soprattutto per offrire un’occasione di rilancio alla comunità del quartiere della II Circoscrizione. Fu lo stesso artista a dichiarare, a proposito del murale, “non sia sterile commemorazione”. Un messaggio che, in questi giorni d’emergenza, è caduto nel vuoto. Come mostrano le immagini raccolte dalla nostra redazione, la situazione nel quartiere rimane critica. Tanti i cittadini che si chiedono il perchè della presenza continua di spazzatura in strada.
Spazzatura sotto il murale di fratel Biagio
Cumuli di rifiuti che non sono presenti solo nella stessa via Di Vittorio ma in generale in tutto il quartiere e in buona parte della città. Ritardi nella raccolta derivati dall’atavica carenza di personale fra le fila di Rap e alcune difficoltà logistiche dell’impianto di Bellolampo. Struttura che deve fare i conti anche con la futura e prossima saturazione della IV vasca, ultimo baluardo disponibile in attesa di una prima tranche della settima vasca la cui consegna è in ritardo di un anno rispetto alla tabella di marcia fissata dalla Regione Siciliana.
Dagli uffici di Rap fanno intanto sapere che “da stanotte sono state potenziate le squadre anche prevedendo in alcune circostanze l’ausilio di pale meccaniche. Saranno sette gli equipaggi coinvolti dalle attività tra turno antimeridiano e notturno. I quartieri coinvolti dalle attività su alcune postazioni da cassonetto ricadono in zona Falsomiele, zona Corso dei Mille, Zona Borgo Nuovo fuori prossimità, Zona Marinella, Zona Villaggio Santa Rosalia”. Fra gli itinerari in programma ci sarebbe proprio quello di via Di Vittorio.
I problemi a Bellolampo
Difficoltà a cui si affiancano i problemi della discarica di Bellolampo. Conti alla mano, se da Palermo arrivano circa 800 tonnellate di spazzatura al giorno, l’autonomia rimasta per la IV vasca è di circa 40-45 giorni. Al massimo quindi si potrà arrivare a Ferragosto. Dopodichè, o Rap avrà a disposizione la VII vasca oppure si dovrà ricorrere inevitabilmente ai trasferimenti all’estero. Così come avvenuto quindi per i comuni della provincia, il costo di smaltimento della spazzatura salirebbe drasticamente, con relativo ricorso ai tanto temuti ‘extracosti‘. Eccesso di spesa che l’ex amministratore unico di Rap Girolamo Caruso aveva calcolato in dieci milioni di euro al mese. Un salasso che si potrebbe ripercuotere sulle casse di Rap e, logicamente, del Comune di Palermo. Ente che, lo ricordiamo, sarà soggetto ad un’austera procedura di riequilibrio dei conti. Ovvero, in caso di extracosti, ci potrebbe essere il ricorso ad aumenti della tassa sui rifiuti. Tutto questo salvo eventuali interventi economici da parte della Regione.
Perora sono tutte ipotesi. Quel che è certo è che la situazione a Bellolampo preoccupa e non poco. A descrivere nero su bianco la situazione della IV vasca sono i tecnici della CADA di Menfi, Salvatore Zambito e Filippo Giglio. Controlli realizzati il 22 giugno e i cui esiti sono arrivati cinque giorni dopo, ovvero il 27 giugno. Nelle conclusioni della relazioni inviata a Rap, gli ingegneri sottolineano che “in riferimento all’andamento ed i risultati della campagna di rilievo topografico effettuata nella discarica per rifiuti non pericolosi nella IV vasca…dal Piano di Sorveglianza e Controllo (PSC) e dal Piano di Gestione Operativa (PGO), si stima un volume residuo pari a 30.598,12 metri cubi autorizzato per l’intera struttura e un normale processo di assestamento con relativa perdita di quota per le aree non interessate dalla coltivazione“.
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