Palermo torna ad essere invasa dai rifiuti, in particolare da quelli ingombranti. Piovono segnalazioni di cumuli di spazzatura in ogni angolo della città, in particolare nei quartieri popolari e nelle periferie. I primi, come sempre, a pagare il conto di un’emergenza che sembra non avere una fine. Ciclicamente infatti, dopo gli interventi straordinari degli operatori della Rap, le cosiddette zone di confine tornano ad essere territorio degli incivili che, approfittando del calare della notte, abbandonano di tutto: materassi, mobilio e, in certi casi, rifiuti speciali. I più dannosi per la salute pubblica, soprattutto quando quest’ultimi vengono bruciati. Per cercare di frenare il problema, il Consiglio Comunale ha deciso di affrontare, nella seduta odierna, la trattazione del regolamento sui rifiuti solidi urbani. Atto nel quale è inserita, fra le altre misure, anche la figura dell’ispettore ambientale.

Regolamento in Consiglio Comunale. Rap annuncia assunzioni

“Anche questa è Palermo”, ci è capitato di esclamare guardando alle montagne di rifiuti presenti all’interno delle periferie del capoluogo siciliano. Di esempi se ne possono fare tanti: Sperone, Zona Industriale, Zen, Zisa e molti altri quartieri risultano purtroppo vittime di questo atavico problema. La raccolta differenziata continua a stentare per numeri e diffusione sul territorio. Ma il vero problema rimangono gli ingombranti, il cui abbandono costringe Rap a dover ricorrere ad interventi straordinari. Ciò in un momento di difficoltà dettato dalle carenze di personale. Fatto aggravato, in certi casi, anche dall’attuale emergenza pandemica in corso.

Così, dopo le polemiche ancora non del tutto esaurite sul piano di riequilibrio, il Consiglio Comunale ha deciso di affrontare la trattazione del regolamento sui rifiuti solidi urbani. Un atto nel quale si prevede di inserire anche la figura dell’ispettore ambientale, fondamentale nell’ottica del controllo del territorio. Operazioni che dovranno essere gestite di concerto con Rap. L’azienda partecipata di piazzetta Cairoli, intanto, sta cercando di potenziare alcuni servizi. Fra questi quello del servizio spazzamento meccanico, in fase di test in ottava circoscrizione. Nonchè il proprio organico. E’ notizia di oggi infatti che, sul sito dell’azienda, è stato pubblicato il bando per l’assunzione di 106 operatori.

Ingombranti in città: problema storico. Il caso della Zisa

Rifiuti ingombranti via Re Tancredi Palermo

Un fenomeno ciclico, quello della formazione di piccole discariche in città, che avviene spesso negli stessi punti, quasi tutti sparsi fra periferia e quartieri popolari. Questo è il caso di via Re Tancredi, arteria stradale del quartiere Zisa. Un asse viario, quello della V Circoscrizione, di cui ci eravamo occupati qualche mese fa proprio a causa dell’abbandono di ingombranti. Talmente tanti, in numero e quantità, che gli stessi avevano ostruito completamente la sede stradale.

Fatto che costrinse gli agenti della polizia municipale a chiudere la strada. Ciò, almeno, fino all’ennesimo intervento straordinario degli operatori della Rap. Purtroppo, dalle immagini che ci inviano i nostri lettori, il quadro non sembra cambiato. Il passaggio è libero per auto e moto, questo si, ma gli ingombranti sono sempre lì, costituendo un problema per i residenti e per i pedoni.

Abbandoni di rifiuti ed incendi allo Zen 2

Rifiuti in fiamme allo Zen 2, Palermo

Quello dell’abbandono di rifiuti è un fenomeno strettamente connesso ai roghi di spazzatura in città. Fatto molto frequente allo Zen 2 dove, nella giornata di martedì 8 febbraio, ignoti hanno dato alle fiamme alcuni cumuli di rifiuti presenti fra via Fausto Coppi e via Senocrate di Agrigento. Luoghi sui quali eravamo stati il giorno prima, proprio per immortalare il quadro d’abbandono vissuto dalla zona.

L’incendio si è verificato intorno alle 18.00. Il fuoco ha raggiunto diversi metri di altezza, affiancato da una coltre di fumo nera, segno della presenza di alcuni copertoni fra la spazzatura e gli ingombranti che stavano bruciando in quel momento. Un fatto che ha costretto i residenti a chiudersi in casa e a sbarrare le finestre. Una sconfitta per la civiltà e per tutti quei cittadini dello Zen 2 che, giorno per giorno, provano a rendere il proprio quartiere un posto migliore.

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