- Il sequestro in via Maccionello, vicino all’ospedale Cervello
- Agenti in borghese hanno identificato due persone che non avevano autorizzazioni
- Da gennaio i vigili urbani hanno effettuato 311 accertamenti
Continua la lotta al trasporto ed all’abbandono illecito di rifiuti a Palermo. La polizia municipale ha sequestrato ieri un autocarro in via Maccionello, zona critica già segnalata in passato per la presenza di rifiuti nei pressi dell’ospedale Cervello.
Agenti in borghese hanno effettuato il controllo
Gli agenti del nucleo tutela decoro e vivibilità urbana, in abiti civili e a bordo di autoveicolo senza segni distintivi – si legge in una nota proveniente dal comando della Polizia Municipale – durante il servizio di controllo del territorio hanno notato un autocarro Fiat Talento fermo sul lato sinistro della carreggiata con il portellone posteriore aperto e due persone impegnate a scaricare sul suolo pubblico del materiale presente all’interno. Nello specifico 30 pannelli in gesso con annessi faretti ad incasso al neon.
Dopo i controlli del caso, le persone identificate, L.V.F. di 43 anni e C. M. di 22, entrambi dipendenti di una ditta di impianti telematici con sede a città, non esibivano alcuna autorizzazione al trasporto di rifiuti e la ditta risultava priva di qualsiasi autorizzazione o iscrizione all’albo nazionale dei gestori ambientali. Entrambi sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per trasporto non autorizzato e abbandono di rifiuti RAEE.
La carta di circolazione del veicolo veniva trattenuta ed il mezzo veniva posto sotto sequestro preventivo con il relativo carico.
Da inizio anno 311 accertamenti e 101 verbali dei vigili
Da gennaio le pattuglie del nucleo tutela decoro e vivibilità urbana che operano nel territorio hanno effettuato 311 accertamenti sull’abbandono dei rifiuti dai quali sono scaturiti 101 verbali; posti sotto sequestro 6 autocarri, una pala meccanica e 3 aree adibite a discarica. 10 persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria.
A gennaio 38 indagati da carabinieri
A metà gennaio, i carabinieri forestali del centro anticrimine natura di Palermo denunciarono 38 persone che farebbero parte di un’organizzazione che si occupava di traffico illecito di rifiuti pericolosi. L’indagine denominata Pit Stop è stata avviata nel 2017, coordinata dalla Dda del capoluogo siciliano. Sono stati notificati 38 avvisi si conclusione indagine a persone accusate a vario titolo di reati contro l’ambiente, il patrimonio e la fede pubblica. Il centro di smaltimento era un impianto di demolizione di veicolo in viale Regione Siciliana a Palermo che non aveva nessuna autorizzazione e non rispettava le norme in materia ambientale. Nell’impianto di demolizione, di circa 1.500 mq circa, nascosto dalle piante di agrumi presenti in zona, venivano giornalmente portati autoveicoli, in alcuni casi anche rubati.
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