La discarica di Bellolampo non è in grado di trattare, in via ordinaria, la gran mole di rifiuti che arriva ogni giorno ed il sindaco di Palermo Roberto Lagalla è costretto a firmare d’urgenza una nuova ordinanza che prevede “speciali forme di gestione presso il polo impiantistico”. Ovvero la prosecuzione, tra l’altro, dell’utilizzo di mezzi mobili di tritovagliatura. La precedente ordinanza emergenziale, varata nel luglio scorso, è scaduta l’altro ieri.
La premessa è che la Regione non ha ancora consegnato la settima vasca della discarica e neppure quello stralcio della stessa che doveva essere pronto nel luglio scorso. La consegna era stata rinviata a ottobre ma anche questo appuntamento non è stato rispettato. Sono in corso le procedure di collaudo.
A Bellolampo, dall’inizio di luglio, si stanno effettuando interventi di ammodernamento del TMB (l’impianto di trattamento meccanico biologico) in grado di trattare 750 tonnellate di rifiuti al giorno (delle 850 che arrivano a Bellolampo).
Un contesto di gestione così precario che la Rap, già nel giugno scorso, ha avviato rapporti con altri impianti siciliani che potrebbero accogliere le immondizie indifferenziate prodotte dal capoluogo. Ecco perché il sindaco si è già trovato costretto ad ordinare l’utilizzo di non ordinarie “forme di gestione dei rifiuti”. E’ stata la stessa Rap a chiedere, mercoledì scorso, che Lagalla intervenisse con una nuova ordinanza per evitare pericoli per l’igiene pubblica e scongiurare l’emergenza ambientale.
“Accelerare la consegna della settima vasca”
“Pur non essendoci alcuna emergenza sulla capienza della discarica di Bellolampo, dopo le interlocuzioni con i soggetti interessati, il Dipartimento Acque e rifiuti dell’Assessorato regionale all’Energia, Arpa e Asp, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha firmato un’ordinanza che permetterà la consegna anticipata del primo lotto della settima vasca (capienza 180 mila metri cubi) nel polo di Bellolampo. Con questo provvedimento, nel pieno rispetto delle prescrizioni e a tutela della salute pubblica, sarà possibile proseguire il ciclo rifiuti e, in particolare, il trattamento del percolato per tre mesi, qualora dovesse essere necessario, mediante l’utilizzo di mezzi dalla Rap e, in caso di necessità, nell’impianto esistente sulla sesta vasca già in esercizio. Si tratta di un provvedimento ponte, che accelera le procedure di consegna della settima vasca che sarà a disposizione della Rap nei prossimi giorni”, affermano il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore alle Politiche ambientali Andrea Mineo.
Faraone: “La Sicilia ancora in emergenza rifiuti”
“La Sicilia è ancora in una drammatica emergenza per la gestione dei rifiuti e si continuano a mettere solo toppe. La nostra speranza cala, i cumuli di immondizia nelle strade siciliane crescono. E il problema non è legato soltanto alla realizzazione dei termovalorizzatori, devono realizzarsi almeno da vent’anni e ancora oggi il Ministero chiede alla regione il report della produzione dei rifiuti differenziati e indifferenziati e la regione non è in grado di darglielo”.
Lo dice il deputato Davide Faraone sulle pagine Fb e Ig di IV Sicilia. “Ma come si fa? Come potrà mai migliorare la situazione in questa terra? Ma anche se domani ci fossero le autorizzazioni, e invece chissà quando e se, se ne parlerà, ci vorranno anni per la loro realizzazione, quindi i termovalorizzatori, seppur necessari, non sono la soluzione per il breve periodo. – aggiunge – Ciò che è peggio infatti, è che stiamo perdendo anche le opportunità più immediate, perfino gli impianti per la raccolta differenziata finanziate col Pnrr sono in fortissima discussione. Le tempistiche autorizzative e la mancanza del piano rifiuti rischiano concretamente di farci perdere anche questi finanziamenti”.
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