Via libera in commissione Ambiente dell’Ars al testo base del disegno di legge sui rifiuti, presentato dal Governo. Lo rende noto il M5S, che la scorsa settimana su richiesta del deputato regionale Giampiero Trizzino ha chiesto la procedura d’urgenza sull’emergenza rifiuti, poi approvata a maggioranza dall’Aula.
“Se non avessimo pressato il Governo, dimostrando di essere un’opposizione costruttiva – dice Trizzino – saremmo ancora all’anno zero. Se la scorsa settimana non avessimo posto il tema, l’Aula non si sarebbe espressa a favore sulla procedura d’urgenza. Diamo atto al Governo per avere inglobato nel testo base sui rifiuti, incardinato oggi in commissione, una serie di misure contenute nella nostra proposta, presentata alla stampa nei giorni scorsi, come nel caso dell’Osservatorio sui rifiuti”.
“Questo ddl – aggiunge – non risolve il caos rifiuti in atto in Sicilia che ricade su Musumeci, in base ai poteri speciali concessi dal Governo Gentiloni in materia. Siamo in contatto con il ministro per l’Ambiente Sergio Costa, al quale abbiamo chiesto un monitoraggio costante della crisi siciliana e di sollevare Musumeci dall’incarico di commissario straordinario per l’Emergenza rifiuti in Sicilia, in caso di inadempimenti”.
Poi riferendosi ai lavori della Commissione Trizzino conclude: “E’ evidente che presenteremo degli emendamenti ‘migliorativi’ al testo base del Governo per arrivare a una sintesi, che sia capace di spingere al massimo la raccolta differenziata e di ripristinare la normalità nel sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia”.
Plaude Gaetano Rubino, presidente di Assopirec, l’associazione che in Sicilia riunisce numerose piattaforme di recupero “Bene l’incardinamento del disegno di legge del governo regionale all’Ars sul sistema dei rifiuti. Adesso chiediamo che la commissione di merito ci convochi per ascoltare il nostro punto di vista. Abbiamo proposte da suggerire sia al governo che al parlamento per rendere lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia più efficiente e sostenibile sia in termini economici che ambientali”.