Palermo

Rientra lo sciopero dei lavoratori Asu nei siti culturali siciliani

Rientra lo sciopero dei lavoratori Asu che operano all’interno dei siti culturali della Sicilia e che avrebbe procurato notevoli disservizi durante la settimana di ferragosto. Lo hanno comunicato le organizzazioni sindacali della funzione pubblica con una nota congiunta diramata dalle Segreterie regionali dopo l’incontro con il Presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore della Funzione pubblica Andrea Messina.

Impegno del Governo regionale

In quella occasione il Governo regionale ha assunto l’impegno di trovare nel breve termine soluzioni definitive per la stabilizzazione di questa categoria di personale.

Dichiarazione dell’assessore Messina

«Il governo Schifani ha già individuato – dichiara l’assessore Andrea Messina – due possibili opzioni già prospettate alle rappresentanze sindacali presenti all’incontro. Abbiamo assunto l’impegno formale di convocare un nuovo tavolo di lavoro nella seconda metà di settembre per trovare una soluzione in grado di condurre all’attesa stabilizzazione. Siamo consapevoli delle difficoltà di questi lavoratori e delle loro famiglie che si trovano, ormai da troppo tempo, in uno stato di precarietà che non garantisce stabilità e serenità lavorativa. Ringrazio le organizzazioni sindacali che, con buon senso e spirito di collaborazione, hanno compreso l’esigenza di scongiurare disservizi operando nell’interesse della Sicilia».

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La protesta

Beni Culturali chiusi ad agosto in Sicilia, La protesta dei precari Asu, quella branca di precari usati (impiegati sarebbe il termine corretto ma usati forse è quello giusto) proprio come custodi nei beni Culturali e nei parchi e archeologici, per lo più, adesso fa scattare l’allarme. d agosto, con l’isola piena di turisti, fanno male quei cancelli chiusi in anticipo, quella festività di chiusura, tutte quelle iniziative che non si possono realizzare per mancanza di personale. Ieri il sit in di protesta, nei giorni scorsi chiusure improvvise per mancanza di personale e nei prossimi giorni possibili proteste di maggiore impatto. Ed ecco che improvvisamente tutti vogliono stabilizzare questi precari, Dal Pd a Fratelli d’Italia passando per i 5 stelle il coro è unanime: inammissibile, stabilizzateli!

Il risveglio della politica

“È urgente procedere alla stabilizzazione dei circa 260 lavoratori Asu che operano nei siti dei Beni culturali siciliani” dice adesso Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, ovvero il partito di maggioranza relativa nel paese.

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“Il governo regionale è certamente consapevole di questa necessità e lo ha ribadito nel corso di un incontro a Palazzo d’Orleans con una delegazione dei precari. Per quanto ci riguarda la soluzione da adottare è dare corso alla norma specifica che abbiamo approvato qui all’Ars all’interno della legge di stabilità del 2024, cioè il comma 2 dell’articolo 10. Finora è rimasta non attuata e ciò sta causando le legittime proteste degli Asu, che stanno scioperando con gravi ripercussioni sulla fruibilità dei siti culturali siciliani in un momento nevralgico per il turismo come la stagione estiva. Si tratta, infatti, di professionalità indispensabili e per questo occorre prima possibile procedere alla loro stabilizzazione”.

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