Con due successive sentenze del Luglio 2020, il Tar Palermo ha rigettato i due ricorsi presentati da centinaia di cittadini, residenti, commercianti e artigiani, contro i provvedimenti con cui il Comune ha adottato la Ztl zona A e zona B.
Il Tar non è entrato nel merito dei provvedimenti, ma ha dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi per difetto di legittimazione e di interesse dei ricorrenti.
“Riteniamo – affermano gli avvocati Nadia Spallitta e Giovanni Scimone – che le sentenze del Tar, i cui contenuti ci riserviamo comunque di approfondire, sanciscano dei principi poco compatibili con i principi europei e con la giurisprudenza recente dello stesso Consiglio di giustizia amministrativa che, in materia di ambiente, riconoscono in modo estensivo la legittimazione processuale dei cittadini, ovvero il potere di presentare ricorsi all’autorità giudiziaria. La materia dell’ambiente e il diritto alla salute sono particolarmente tutelati, anche attraverso la partecipazione dei cittadini al procedimento amministrativo, con il connesso potere di impugnare i provvedimenti finali ritenuti illegittimi. Per questi motivi – concludono i legali – riteniamo condivisibili le richieste di alcuni ricorrenti di impugnare queste decisioni“.
Per definire i termini degli appelli sono stati fissati due incontri – nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale – che si terranno nei locali di Piazza Lolli 15, martedì 22 settembre dalle ore 17 alle ore 18 e, nello stesso giorno, dalle 18 alle ore 19. Gli incontri sono aperti a tutti i ricorrenti che volessero impugnare le sentenze.
Il mese scorso, centinaia di volantini raffiguranti il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore all’urbanistica Giusto Catania sono stati lasciati sotto i tergicristalli delle auto posteggiate in centro contro la riattivazione delle strisce blu e della ZTL che, oltre ad aver portato a 10mila multe nella sola prima settimana, dal 18 giugno è stata estesa anche in altri quartieri della città.
L’azione, rivendicata dalla pagina facebook “Palermo merita di meglio”, è stata accompagnata da una nota nella quale si leggeva: “Non possiamo tollerare questa gestione ‘usuraia’ della ZTL e delle strisce blu durante un periodo così negativo per la nostra città: l’assenza di turisti, la chiusura di molte attività in centro a causa del lockdown e i trasporti pubblici ben lontani dall’essere efficienti sono solo alcuni problemi che non permettono a Palermo di tornare alla ZTL ed alle strisce blu”.
E ancora: “Queste misure fortemente volute dal sindaco e dall’assessore all’urbanistica Giusto Catania fungono solo ed esclusivamente a fare cassa. La ZTL con i suoi pass e la validità delle strisce blu anche dalle 14 alle 16 altro non sono che tasse inventate per fare cassa, per mettere una pezza alle gravi incapacità dell’amministrazione nel gestire a livello economico una città che non può e non deve basare le proprie entrate sulle multe”.
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