“Al termine di un incontro dell’amministratore unico Antonio Perniciaro con il sindaco Leoluca Orlando si è concordato che la Reset riconoscerà con decorrenza gennaio gli scatti di anzianità sia per gli operai che per gli impiegati come previsto dal contratto di lavoro”.
E’ quanto si legge in nota del Comune di Palermo in merito alla vertenza in corso che ha portato alla proclamazione di tre giorni di sciopero da parte degli addetti Reset.
“Questo avviene – afferma Perniciaro – in virtù delle analisi delle previsioni di Piano Triennale 2019/2021 della Reset e grazie ad un’attività congiunta con l’Amministrazione Comunale finalizzata a predisporre le necessarie azioni per garantire la stabilità e l’equilibrio economico finanziario della società”.
Ma la replica dei sindacati non si fa attendere e arriva per bocca di Salvo Barone di Asia: “Gli scatti di anzianità sono un diritto imprescindibile dettato dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Se per applicare quanto previsto dal contratto va fatto un concordato tra amministratore della Reset e sindaco significa che siamo arrivati alla frutta e che si disconoscono le più elementari norme del diritto del lavoro”.
“Niente è stato concesso – conclude Barone – era tutto dovuto, dispiace constatare che per invertire le scelte unilaterali di Reset è stato necessario che i sindacati manifestassero il loro disappunto ufficialmente”.