E’ stato presentato oggi, presso l’Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia (IEMEST) di Palermo il progetto condotto dallo Iemest assieme alla NASA (National Aeronautics and Space Administration) e alle Università di Palermo, Leiden (Olanda), Southampton (GB) e Galveston (Texas, USA), per lo studio degli effetti dell’assenza di gravità sull’apparato respiratorio.
Alla presenza del presidente dello IEMEST, Bartolo Sammartino, e del direttore scientifico Francesco Cappello, sono intervenuti l’ideatore del progetto Fabio Bucchieri (ricercatore IEMEST e professore associato di Anatomia Umana presso l’Università degli Studi di Palermo) e Orazio Chiarenza, ricercatore siciliano in servizio presso il Lyndon Johnson Space Center della NASA ( Houston) dove ricopre il ruolo di ingegnere di collegamento per l’integrazione nella Stazione Spaziale Internazionale di esperimenti scientifici, compresi i piani di volo e l’addestramento astronauti. Per l’Università di Palermo era presente anche il professor Giovanni Zummo, direttore del Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze Cliniche (BIONEC)
Il progetto, co-finanziato dall’Esa (l’Agenzia Spaziale Europea) è finalizzato alla realizzazione di esperimenti in orbita per l’implementazione necessaria alla missione spaziale su Marte.
La sperimentazione prevede tre fasi: terrestre, già iniziata a Palermo sia nei laboratori Imest che presso quelli del Bionec; in orbita, sulla stazione spaziale orbitante ISS; conclusiva, presso tutti i centri di ricerca internazionali partecipanti (Palermo, Leiden, Southampton e Galveston).
3D-CUBRO-SPACE, per la metodica utilizzata altamente innovativa, si è piazzato al primo posto in un apposito bando internazionale dell’ESA.
Gli enti finanziatori del progetto sono l’European Space Agency (ESA) e la National Aeronautic and Space Administration (NASA).
Il progetto, presentato sul bando dell’Agenzia Spaziale Europea “International Space Life Sciences Research Announcement 2014” (ILSRA-2014), prevede una fase preliminare, a terra, in cui i campioni saranno preparati ed adattati all’International Space Station (ISS), seguita da esperimenti sull’ISS, al termine dei quali i campioni saranno analizzati dai vari gruppi con base in Europa e negli USA al fine di studiare differenti aspetti cellulari e biomolecolari. Le ricerche sono cominciate nel 2016 ed è previsto che terminino nel 2020.
Con questo progetto vuole dare un significativo e importante contributo alla conoscenza degli effetti dell’assenza di gravità sull’apparato respiratorio e i risultati avranno ricadute per i successivi viaggi nello spazio, incluse le previste missioni dell’uomo sul pianeta Marte; inoltre, l’innovativo modello cellulare proposto e sperimentato potrà avere applicazioni nello studio dell’assenza di gravità anche in altri distretti anatomici.
L’Università di Palermo è il partner italiano del progetto al fianco a una lunga serie di altri atenei; University of Southampton (UK), Leiden University Medical Centre (The Netherlands), U(Italy), University of Texas Medical Branch (UTMB) at Galveston (TX, USA), Wyle Laboratories (FL, USA), e National Aeronautic and Space Administration (NASA).