Sono aperte le saracinesche della rivendita di pneumatici Gammicchia di via Ruggero Marturano, che questa mattina, assieme alle altro 4 sedi, è stata posta sotto sequestro dai finanzieri del gico. Attorno a mezzogiorno le Fiamme Gialle hanno lasciato l’officina che è stata affidata ad un amministratore giudiziario.
La rivendita di gomme, che si trova in una traversa di via Ammiraglio Rizzo, nonostante il sequestro, ha riaperto i battenti e gli impiegati, anche se scossi da quanto riportato sui giornali e dalla presenza dei finanzieri dalle prime ore del mattino, hanno ripreso le attività.
Ed è dalle dichiarazioni di Vito Galatolo, ex rampollo del boss dell’Acquasanta e oggi collaboratore di giustizia, che parte il provvedimento della Guardia di Finanza nei confronti dell’imprenditore palermitano – incensurato – Vincenzo Gammicchia. Oggi 71enne, nel corso degli anni è riuscito a diventare il “re degli pneumatici” a Palermo, aprendo 5 rivendite, le stesse che questa mattina sono finite sotto sequestro, assieme all’80 per cento delle quote societarie di un consorzio che opera nel settore della revisione dei veicoli, 44 conti correnti, 10 polizze vite, due cassette di sicurezza, 11 auto e 25 immobili, fra cui due ville (una, in zona San Lorenzo, con piscina; l’altra a Isola delle Femmine). Un impero che vale oltre 17 milioni di euro su cui adesso gli investigatori vogliono vederci chiaro analizzando un arco temporale di oltre 40 anni.
Vincenzo Gammicchia, incensurato, è ritenuto un imprenditore “contiguo” alle famiglie che controllavano i quartieri Acquasanta e Arenella. Nel corso degli anni, secondo quanto riportato dal pentito Galatolo, avrebbe beneficiato di alcuni vantaggi concessi dalla mafia tra cui l’esonero dalle richieste di pizzo e il presunto allontanamento dal quartiere di una ditta concorrente.