Da questa mattina alle 9, i primi 20 operai dello stabilimento tornano a lavoro per avviare i processi che porteranno alla riattivazione della fabbrica per conto della Blutec. Si tratta di addetti al settore engineering e che rimetteranno in moto gli impianti.

“L’ingresso di venti lavoratori del settore engineering è un primo passo che ci fa ben sperare – dicono dal sindacato anche se non usano toni trionfalistici. La prudenza è obbligatoria dopo tanti anni e tante delusioni -. Prende forma il progetto Blutec a Termini Imerese ed è sicuramente una data importante che viene vissuta con emozione sia dai primi 20 dipendenti, sia da tutti gli altri che attendono di varcare la soglia della fabbrica di Termini Imerese per tornare a lavorare”.

Per loro, in realtà, si tratta di un periodo di formazione che servirà ad allinearsi al processo produttivo della Blutec, diverso da quello in atto nella Fiat degli anni trascorsi.

Nel corso dell’ultimo incontro al Mise, Blutec aveva annunciato l’ingresso dei primi 40 addetti entro le prime settimane di maggio, da metà luglio gli addetti agli allestimenti speciali, da ottobre per la chimica e da dicembre gli addetti al cosiddetto lighting la realizzazione dei fari, per giungere ad un numero di 250 dipendenti entro l’anno. Dopo la verifica con la Corte dei Conti, potrà essere firmato il cofinanziamento regionale al progetto Blutec per 72 milioni di euro con Invitalia e l’azienda al Mise e sbloccare così i primi 20 milioni in tempi brevi.

Entro il 2018 dovrebbero tornare al lavoro tutti i 750 dipendenti ‘diretti’ della ex Fiat. Attesa anche per i lavoratori dell’indotto, circa 350 in tutto.