Con la riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, negozi al dettaglio e aziende si intensificano i controlli da parte delle forze dell’ordine per verificare il rispetto delle norme anti Covid19.
Stamane, ad esempio, il proprietario di una azienda di trasporti di Carlentini, a nord di Siracusa, ha rimediato una multa pari a 3 mila euro per non aver adeguato la sua impresa ai protocolli anti covid19 per tutelare la salute dei dipendenti e dei fornitori. A portare a termine i controlli sono stati i carabinieri del comando provinciale di Siracusa che hanno inoltrato al prefetto di Siracusa una richiesta di sospensione dell’attività economica.
Dall’ispezione compiute dalle forze dell’ordine, sarebbero emerse alcune irregolarità. “Nell’attività venivano identificati complessivamente 5 lavoratori in regola, ma veniva riscontrata – fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa – la mancata informazione ai lavoratori ed all’utenza sulle disposizioni delle autorità mediante l’affissione di apposita cartellonistica, l’assenza di distributori di igienizzante per le mani, la mancata indicazione dei percorsi dedicati ai fornitori, l’assenza di un protocollo aziendale anti covid, nonché la mancata istituzione del comitato aziendale di controllo sull’applicazione del protocollo anti covid e la mancata sanificazione degli ambienti”.
Insomma, riapertura sì ma rispettando le norme poste a tutela della salute di lavoratori e clientela. Norme che non sono sempre chiare, come per quanto concerne l’utilizzo della mascherina, per il quale è arrivato il chiarimento ufficiale del governatore Musumeci: dovrà essere obbligatoriamente indossata, anche all’aperto, ma solo se non si possono mantenere le distanze di sicurezza.
Le linee guida alle quali attenersi sono quelle stabilite nell’accordo fra Stato e Regioni con un allentamento rispetto alle prescrizioni Inail contestate proprio dalle Regione.
Ecco le regole. Si comincia dalla riduzione delle distanze ai tavoli di bar e ristoranti che sarà di un metro invece dei quattro metri quadrati dettati dall’Inail e nessun distanziamento necessario fra i componenti di una stessa famiglia o comunque fra persone conviventi. I locali dovranno privilegiare i servizi su prenotazione ma non sarà obbligatorio anche se preferibile. C’è, invece, l’obbligo di identificare tutti i clienti e registrarli conservando la lista per almeno due settimane. Quest’ultima è una misura che servirà in caso di contagio per tracciare facilmente tutte le persone che possano essere venute a contatto con un malato.
Bar e ristoranti
Per i bar che non dispongono di posti a sedere tornerà ad essere fruibile il servizio al banco ma bisognerà privilegiare il monouso per tazzine, piattini e posate e far mantenere la distanza di almeno un metro fra i clienti al banco. Gli operatori dovranno essere dotati di guanti e mascherina e chi serve non potrà anche occuparsi della cassa. Ove possibile va privilegiato il pagamento elettronico e possibilmente al tavolo . Se la postazione di cassa non è dotata di vetro separatore l’operatore dovrà essere dotato di mascherina. I clienti saranno obbligati a usare la mascherina quando non sono seduti al tavolo o non stanno ancora consumando. Potrà essere rilevata la temperatura all’ingresso e impedito l’accesso a chi viene rilevata una temperatura superiore a 37.5 ma non è un obbligo in capo all’esercente. Dovranno sempre essere garantite idonee misure di disinfezione dei tavoli ad ogni cambio di cliente e dovrà essere disponibile gel e/o sistemi di sanificazione delle mani. In ogni caso andrà privilegiato l’uso di spazi all’aperto. In ogni caso vietati i buffet. Dall’8 giugno possono ripartire anche le attività di catering.
Barbieri, parrucchieri e centri estetici
Per barbieri, parrucchieri e centri estetici varranno le regole generali ma ce ne saranno di aggiuntive. Vale sempre la distanza di un metro e l’uso della mascherina sempre durante le attese e nei limiti del possibile durante il servizio. Ove possibile bisognerà delimitare con barriere fisiche le aree di lavoro, insomma separare fra loro le ‘poltrone’ e per i servizi che impongono una distanza minore ad un metro l’operatore dovrà indossare, in aggiunta alla mascherina, anche la visiera protettiva. Nel locale il cliente dovrà stare il tempo strettamente necessario al servizio e dunque non è consentito avere clienti in attesa all’interno. Per questo genere di servizi c’è la deroga alla chiusura domenicale e settimanale.
Proibito l’uso della sauna, del bagno turco e delle vasche idromassaggio. Obbligatoria, per questo genere di attività la prenotazione e, anche in questo caso, il registro dei clienti da conservare per almeno 14 giorni. Poi dovrà essere disponibile in sala gel igienizzante per le mani e dovrà essere disinfettata la postazione ad ogni cambio di cliente così come dovrà essere effettuata una continua e adeguata pulizia delle superfici e degli strumenti.
Supermercati e generi alimentari
L’ordinanza stabilisce la chiusura domenicale e festiva di queste attività mantenuta, però, la possibilità delle consegne a domicilio nelle domeniche e nei festivi.
Negozi di abbigliamento, generalisti e mercati
Regole un po’ più elastiche per il commercio generalista. Anche in questo caso distanza di un metro e, per i mercatini, accessi regolamentati in entrata e in uscita mentre non sarà possibile riaprire i mercati che non consentono di operare in aree controllate. Nei negozi di abbigliamento all’ingresso saranno messi a disposizione guanti monouso che la clientela dovrà usare obbligatoriamente per scegliere i vestiti.
In tutti gli esercizi dovrà essere favorito il massimo ricambio possibile del’aria. Stabilite anche alcune regole in vista della riapertura delle spiagge che però non riaprono adesso e saranno valide a giugno se le condizioni permetteranno la partenza di queste attività. Via libera anche ai negozi che si trovano dentro i centri commerciali.
Sport e palestre
Possono ripartire le attività sportive sia individuali che di gruppo ma rispettando il distanziamento sociale. Potranno essere svolte sia all’aperto che al chiuso. Da subito possono essere attivate tutte le attività propedeutiche e organizzative per permettere l’avvio degli allenamenti dal 25 maggio anche per le piscine.
Musei, parchi archeologici e biblioteche
La data di apertura fissata è quella del 25 maggio. Si riparte perfino prima dell’arrivo dei turisti. Ma si anticipa ad oggi l’apertura dei parchi archeologici e dei luoghi di cultura all’aperto, nel rispetto dei protocolli.
Lidi e spiagge
La data di partenza ancora non c’è. Dovrà uscire da una serie di incontri che il governatore convocherà i rappresentanti di categoria e poi con gli esperti ma intanto è confermata l’autorizzazione a opere di preparazione e propedeutiche e al montaggio. Sarà permesso anche l’uso delle cabine come spogliatoio e anche l’affitto a più persone sul modello “Mondello”.
Scuole guida
Per quanto attiene alla attività di autoscuola e similari, sono autorizzate le esercitazioni pratiche ove i mezzi utilizzati consentano il rispetto delle misure di prevenzione del contagio.
Spettacoli, teatri e cinema
In questo caso la data stabilita in Sicilia è l’8 giugno per la ripartenza totale che riguarderà anche discoteche e teatri all’aperto. Anche qui distanziamento sociale, uso di una poltrona sì e una no. Per tutti gli spettacoli è vitato l’assembramento.
Molte e abbastanza stringenti le regole per quanto riguarda la ristorazione. Regole che molti piccoli imprenditori della categoria ritengono inattuabili, tanto che oggi, nonostante la riapertura, molte attività sono rimaste chiuse per protesta o perché non ancora pronte, in quanto non hanno avuto il tempo necessario per adeguarsi alle nuove misure. Vediamo quali sono nel dettaglio.
-Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
– Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
– È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
– Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
– Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
– Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
– I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
– La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
– La consumazione a buffet non è consentita.
– Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente
igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).
– Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
– La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
– I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.
– Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.
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