È stata presentata oggi pomeriggio nella sede dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana la nuova Rete ospedaliera della Sicilia, approvata dalla Giunta Regionale e dalla VI Commissione all’Ars. L’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, il direttore generale Ignazio Tozzo e il presidente della VI Commissione Giuseppe Digiacomo hanno illustrato i punti principali del piano.
“Con la nuova Rete – ha spiegato l’assessore Gucciardi – abbiamo dato vita a una svolta culturale dell’organizzazione della sanità senza precedenti e completato un percorso richiesto dalla legge dal 2012. Da adesso gli ospedali saranno complementari l’uno con l’altro. Una volta entrata in vigore, siamo pronti ad ascoltare tutte le osservazioni di sindaci ed enti locali in modo da migliorare ulteriormente la Rete”.
L’assessore Gucciardi ha fatto anche il punto sugli ultimi passaggi prima che la nuova Rete ospedaliera entri in vigore: “Domani adotterò il decreto col quale mi presenterò al tavolo interministeriale, fissato a Roma per il prossimo 4 aprile. Una volta arrivato il via libera – aggiunge l’assessore Gucciardi – mi aspetto che nell’arco di pochissimo tempo i manager delle 18 aziende ospedaliere recepiscano il piano per dare il via tempestivamente alle prime assunzioni, considerando che nel nostro sistema sanitario ci sono oltre 9.000 posti vacanti”.
Il direttore generale Ignazio Tozzo ha spiegato come la Reteaumenterà il numero dei posti letto nell’Isola “Stiamo passando dai 16.378 dell’1 gennaio 2015 (14.440 per acuti e 1.938 per post acuti) ai 18.051 della nuova Rete (14.636 per acuti e 3.415 per post acuti) il massimo consentito dalla Legge Balduzzi, aumentando pure i reparti di Malattie infettive considerando il fenomeno degli immigrati”.
“La Rete mette al centro di tutto la salute del paziente – afferma il presidente della VI Commissione Salute all’Ars Giuseppe Digiacomo – Abbiamo deciso di serrare i ranghi e stringere i tempi perché c’era la necessità di mettere un punto a questo percorso, pur consapevoli che certi accorgimenti possono ancora essere adottati. Ma adesso le strutture sanitarie dell’Isola necessitano di migliorare il servizio e di immettere forze giovani e fresche nel personale”.
Gucciardi ha poi replicato alle dichiarazioni del Ministro Lorenzin che ha bocciato la Sicilia che arretra nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza.
“Non è una questione legata agli standard ospedalieri, ma alla veterinaria, dove ci sono stati non pochi problemi, in particolare nell’area della provincia di Messina, e stiamo intervenendo in maniera durissima all’abbassamento del livello degli screening e al crollo delle vaccinazioni”.
“Tutto questo ha determinato, secondo i criteri di calcolo del ministero – ha aggiunto Gucciardi – un abbassamento del punteggio, che non inficia i livelli di assistenza ospedaliera e gli altri livelli di assistenza. E’ un problema legato a
veterinaria, screening e vaccinazioni”.
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