Sono terminati i lavori di restauro della Fontana del Genio di piazza della Rivoluzione a Palermo, un monumento realizzato presumibilmente alla fine del 1500 per adornare il molo nuovo prima di essere spostato nella sua attuale collocazione per sostituire la fontana di Cerere.
L’opera è stata riconsegnata questa mattina durante un incontro a cui hanno partecipato Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Giovanni Pagano, Coordinatore macroarea Sud Politiche Sociali Coop Alleanza 3.0, Enrico Bressan, presidente Fondaco Italia, Antonella Chiazza, docente e Mario Massimo Cherido, amministratore unico Lares.
Il lavoro di recupero è stato finanziato grazie a Opera tua, il progetto di Coop Alleanza 3.0 che sposa due eccellenze del Belpaese (cibo e arte) in un viaggio alla scoperta del patrimonio artistico locale, composto da grandi e piccoli capolavori, a volte un po’ dimenticati e segnati dal tempo, che possono così essere restituiti alla comunità in tutta la loro bellezza.
“Come con per la riapertura di ieri del teatro Bellini grazie all’impegno dei privati – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – oggi orgogliosamente recuperiamo il Genio grazie ad imprenditori che lo hanno considerato un bene comune condividendo l’impegno dell’Amministrazione comunale, che il 12 gennaio dello scorso anno proclamò quel giorno come la giornata del Genio. Questa è la via maestra per continuare il cambiamento culturale di Palermo”.
La Fontana del Genio, anche nota come “Genio del Molo” perché in origine collocata al molo nuovo, vicino all’Arsenale, venne trasferita al piano della Fieravecchia, al centro di un mercato, e da qui rimossa dai Borbone nel 1852 che la collocarono in un magazzino dello Spasimo per evitare l’assembramento dei contestatori rivoluzionari nella piazza e intorno alla statua, spesso ammantata del tricolore, divenuta simbolo della libertà. Con l’arrivo di Garibaldi i palermitani andarono a riprendersi il loro nume tutelare e lo riposero nel luogo dove si trovava ribattezzandolo Piazza della rivoluzione. Il Genio si erge sopra una simbolica montagna, facilmente associabile al Monte Pellegrino. La risalita del monte, la cosiddetta “acchianata”, è un’usanza ancor oggi praticata che rappresenta l’avvicinarsi alla dimensione spirituale.
L’intervento di restauro, realizzato dalla Lares, dopo le indagini preliminari, ha previsto la pulitura superficiale della parte lapidea con l’applicazione di un biocida per l’eliminazione della vegetazione invasiva, il consolidamento delle parti disgregate, la rimozione delle incrostazioni, le stuccature delle fessurazioni, l’incollaggio delle porzioni distaccate e di un protettivo finale.
Nel 2017 la Fontana del Genio è stata l’opera più votata dai soci nella tappa dedicata alla Sicilia: il 66% dei votanti lo aveva preferito al restauro della carrozzeria della Berlina Biscari, carrozza dell’archeologo e mecenate principe Biscari ospitata nel Castello Ursino di Catania. Per la Sicilia l’edizione 2018 ha invece finanziato il recupero del Ritratto di Gentiluomo, un olio su tavola della datato 1570 circa e attribuito a “El Greco”, recentemente riconsegnato al Castello Ursino di Catania.
Nel 2018 al tour enogastronomico tra le specialità delle regioni italiane “Sapori, si parte!” si è unito, per il secondo anno, l’iniziativa con cui la Cooperativa ha sostenuto il restauro di capolavori da salvare. Il percorso si è snodato in 8 tappe: ogni mese i prodotti di un territorio sono stati valorizzati nei negozi e, in parallelo, due gioielli artistici della stessa zona sono stati proposti ai soci che, con il loro voto, hanno determinato a quale opera destinare i fondi per il recupero.
Per il 2018, l’investimento di Coop Alleanza 3.0 per il recupero delle opere ammonta a 150 mila euro: un sostegno coerente con l’impegno della Cooperativa per la cultura come veicolo di coesione sociale. Le opere da restaurare sono state scelte con Fondaco Italia, società attiva nella valorizzazione dei beni culturali, in collaborazione con le istituzioni territoriali. “Opera tua” ha potuto contare anche sulla collaborazione dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco. Una peculiarità del progetto è il legame con il territorio, con l’individuazione di opere espressione della cultura delle diverse aree e realizzate da artisti legati alle varie regioni. Complessivamente, nel 2018 ha coinvolto quasi 400 negozi tra ipercoop e supermercati.
(foto di repertorio)
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