Tutti i lavoratori della Reset, società partecipata del Comune di Palermo, passeranno dal primo gennaio a 34 ore. Lo ha comunicato il sindaco, Leoluca Orlando ai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Cisal, Asia, e Alba. In tutto saranno stanziati in più 4 milioni che si aggiungeranno alle altre entrate legate ai contratti stipulati con Rap, Amat e Amap per un totale di quasi 40 milioni.
Per il 2018, invece, l’incremento strutturale delle risorse economiche da parte del Comune sarà di 3 milioni a cui si aggiungeranno altri 4 milioni che consentiranno un ulteriore incremento orario di 2 ore settimanali per tutti i dipendenti Reset (che arriveranno a 36 ore) e lo scongelamento degli scatti di anzianità maturati in Gesip e bloccati col passaggio a Reset.
“Anche se il percorso che doveva portare al ripristino delle condizioni reddituali e contrattuali ante Reset è in ritardo – affermano i segretari generali di Filcams Cgil, Monja Caiolo, Fisascat Cisl, Mimma Calabrò, e Uiltucs Uil, Marianna Flauto – considerati, peraltro, i sacrifici che i lavoratori hanno continuato, nel frattempo, a sostenere, giudichiamo positivamente l’approccio odierno dell’amministrazione comunale. L’incremento orario per tutti a 34 ore settimanali, assieme all’erogazione dello scatto di anzianità, infatti, migliora le condizioni reddituali, restituisce parte della dignità lavorativa a coloro che sono stati maggiormente penalizzati nel passaggio a Reset, riduce il ricorso al lavoro straordinario consentendo un incremento orario più equo. Adesso – proseguono le sindacaliste – è indispensabile procedere immediatamente con la riorganizzazione aziendale e con la conseguente riqualificazione del personale anche attraverso un piano industriale che veda assegnazione di servizi direttamente a Reset”.
Ulteriori passaggi che vedranno interessati i lavoratori Reset saranno la riapertura del bando Amat per circa 12 unità e lo scorrimento delle graduatorie per il transito nelle altre partecipate del Comune di Palermo, qualora il Ministero dia parere favorevole in tal senso, considerato che l’ultimo intervento legislativo ha bloccato la mobilità interaziendale. Ciò, inevitabilmente, si tradurrebbe in ulteriori risorse economiche che consentirebbero l’anticipazione degli obiettivi prefissati per il 2018, come, ad esempio, l’erogazione di una parte degli scatti di anzianità maturati in Gesip e ad oggi ancora congelati. “Attendiamo a breve nuova convocazione per dare corso agli affidamenti che sono stati presi nel corso della seduta odierna”, concludono Monja Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto.
Flauto spiega inoltre che “finalmente la prima nostra richiesta, che era stata avanzata all’amministrazione, è andata a buon fine. La riparametrazione infatti era un meccanismo ingiusto. Finalmente tutti avranno le medesime ore ma percepiranno lo stipendio in base al proprio livello. Abbiamo chiesto anche al sindaco di poter scongelare una volta per tutte gli scatti di anzianità bloccati nel passaggio da Gesip e Reset e ci siamo impegnati a definire un accordo in tal senso, secondo le modalità che saranno stabilite nei prossimi giorni”.
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