La Regione siciliana non potrà pagare gli stipendi, le pensioni, i precari, i fornitori. I soldi resteranno nei cassetti probabilmente per tutto il mese di maggio con un ritardo consistente per qualsiasi pagamento.
Finanziaria approvata dieci giorni fa
La Legge di stabilità e il bilancio della Regione siciliana sono stati approvati dall’Ars in ritardo ma ormai dieci giorni fa. Il voto finale è arrivato nella notte fra venerdì 13 e sabato 14 maggio. Gli uffici dell’Ars dovevano collazionare (coordinare tra loro) le circa 220 norme venute fuori da tre maxi emendamenti, uno governativo e due parlamentari ovvero uno delle opposizioni e uno della maggioranza.
Armao sbotta “Mai successo”
“Non è mai successo che gli uffici dell’Ars impiegassero ben dieci giorni per mettere insieme le norme approvate. Dar vita ad un testo coordinato che possa essere trasmesso alla gazzetta ufficiale per la pubblicazione è una priorità imprescindibile” dice il vice presidente della Regione ed assessore all’Economia Gaetano Armao a BlogSicilia.
L’assessore è estremamente indispettito: “Ho attivato tutti gli uffici, pre allertati per far presto, la Gazzetta Ufficiale, le ragionerie. Sono tutti pronti. Hanno predisposto qualsiasi atto propedeutico a fare i pagamenti ma siamo fermi. Senza il testo definitivo della Finanziaria non possiamo andare avanti. E poi serve la pubblicazione che renda la legge ufficiale per inviare i mandati in pagamento”.
Cosa resta bloccato
In questa condizione sono bloccati i pagamenti degli stipendi ai dipendenti regionali, il pagamento delle pensioni ai dipendenti in quiescienza, l’erogazione dei contributi ai precari, i trasferimenti alle partecipate per pagare stipendi e forniture. Sono bloccati anche tutti i pagamenti ai fornitori della Regione, i contributi alle imprese che li attendono. In pratica la Sicilia sta tenendosi in cassa i soldi senza pagare nessuno perché manca lo strumento normativo che consenta i pagamenti.
I tempi
Non essendo ancora arrivato il testo coordinato è ipotizzabile che questa settimana scivoli via. Dalla trasmissione da parte dell’Ars allo sblocco serve, in prima analisi, la pubblicazione in Gazzetta. Sarà certamente una edizione straordinaria senza aspettare il venerdì. Poi possono partire i mandati di pagamento che necessitano almeno di tre giorni per diventare operativi. Il ritardo è, ormai, inevitabile.
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