“Chi parla di ‘allarme sociale’, sbaglia di molto. Sebbene qualcuno tifasse per la mancata parifica, il bilancio è stato parificato ed Il disavanzo è di 170 milioni, ampiamente recuperabili”.
Il Vice Presidente della Regione ed assessore all’Economia smentisce gli allarmi degli ultimi giorni sui quasi due miliardi di buco alla Regione, dei quali 417 milioni figli di un ricorso in appello alla parifica di bilancio 2019 e dunque legati alla decisione che prenderà la Corte dei Conti e 1 miliardo e mezzo di tagli previsti nel triennio 2021-2023.
Dopo lo stop alle variazioni di bilanci in I Commissione, era partito il tam tam social ed gli allarmi a raffica. Da una parte su possibili tagli alle pensioni e ai trasferimenti agli Enti Locali, dall’altra parte per il blocco del cofinanziameno delle opere che si stanno realizzando coi Fondi Europei. Allarmi lanciati dalle opposizioni, in particolare dal Pd, ma anche dagli industriali dal mondo produttivo.
Ieri sera il Vice Presidente ha preso la parola in aula ed ha utilizzato la seduta di Sala d’Ercole per una precisazione pubblica che però non ha smentito le cifre ma solo diversificato il concetto di buco: “Non c’è nessun ‘buco di cassa’. C’è un tavolo aperto con il governo nazionale per discutere del miliardo di euro che in realtà, al momento, nessun accordo ci impone ancora di versare a Roma. In giunta definiremo la maggior parte dei residui, e potremo sbloccare la spesa”.
Dunque i soldi nei conti della Regione ci sono ma restano bloccati per il contenzioso su un miliardo di residui rispetto al quale manca ancora l’accordo con Roma anche se è in corso la trattativa
Riepilogando c’è un buco ‘reale’ di 170 milioni’ che vanno trovati e poi un contenzioso su poco più di un miliardo di residui al centro di una trattativa con Roma ma che la stampa chiama impropriamente ‘buco’.
Sul co finanziamento della spesa Ue che blocca i pagamenti alle imprese ma mette a rischio anche la Formazione professionale i cui Enti hanno dichiarato l stato di crisi e stano avviando i licenziamenti collettivi ha poi aggiunto che il governo ha presentato un emendamento in commissione Bilancio per incrementare di circa 15 milioni di euro il fondo per i co-finanziamenti dei programmi comunitari.
Dichiarazioni, quelle di Armao, che non hanno però convinto le opposizioni: dal Movimento 5 Stelle sono arrivate le richieste di dimissioni dell’assessore all’Economia, per il PD “il governo ha smarrito la bussola, e non può scaricare sull’aula i propri errori contabili”. La commissione Bilancio torna a riunirsi oggi (29 luglio) alle 11 mentre l’aula è convocata per le 12.