“C’è il tentativo di ridimensionare il budget e noi dobbiamo vigilare e stare attenti. È mancata una regia, se polverizziamo la spesa, invece di indirizzare gli interventi sulle imprese, infrastrutture, tutela ambiente, tecnologia non si raggiungerà mai un risultato soddisfacente”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in occasione della visita del ministro per il Sud, Barbara Lezzi, oggi a a Palazzo d’Orleans, per la sottoscrizione di un protocollo di cooperazione rafforzata tra il ministero e la Regione siciliana a supporto del Fondo europeo di sviluppo regionale.
“La nostra priorità sono le infrastrutture -a continuato Musumeci – cedo che la spesa più grossa all’interno dei 758 milioni sia rappresentata da infrastrutture ferroviarie e autostradali, in particolare l’autostrada Caltanissetta-Agrigento e il passante ferroviario di Palermo, assieme credo che impegnino una risorsa che vale oltre i 300 milioni di euro”.
“Con i bandi abbiamo impegnato altre risorse da destinare a edilizia scolastica, sostegno imprese, interventi risanamento sul territorio, – ha proseguito – ma come sapete l’Europa non si accontenta della risorsa impegnata ma certificata. Non dipende solo da noi, ma anche da controparte. Rfi avrebbe potuto certificare da sola oltre 200 milioni di euro e invece ha rinviato l’utilizzo delle risorse e quindi la realizzazione dell’opera e questo fa venire meno una fetta importante delle risorse da utilizzare. Siamo fiduciosi, sarebbe da irresponsabili dire che raggiungeremo l’obiettivo, non si può fare in un anno quello che non si è fatto in tre anni, ma stiamo lavorando affinché questa pesante eredità venga neutralizzata e mi fa piacere che il ministro abbiamo condiviso questa sfida perché questa Italia a due velocità non possiamo più permettercela”.
La prima uscita del Ministro per il Sud Lezzi, dunque, riguarda proprio la spesa comunitaria per accelerare la quale regione e Stato si impegnano reciprocamente. “Questo protocollo consacra la collaborazione fra il governo centrale e quello regionale attraverso il ministro per il Sud – ha pfrecisato Musumeci – finalizzato a una cooperazione rafforzata al fine di poter recuperare il tanto tempo perduto negli anni passati, almeno negli ultimi due anni, nell’utilizzo e nella certificazione dei fondi Po fesr 2014-2020 per il raggiungimento nell’obiettivo consistente di certificare e rendicontare una spesa di circa 758 milioni di euro entro dicembre”.
“È un obiettivo assai arduo e ambizioso fissato da Bruxelles – ha proseguito – e quindi stiamo attivando tutte le risorse umane, poche, e strumentali, quasi inesistenti, per poter raggiungere l’obiettivo. Con il ministro Lezzi, consapevole di una difficoltà che abbiamo ereditato nel dicembre scorso, stiamo lavorando affinché il ministero possa con le proprie strutture e competenze mantenere fino al 31 dicembre dicembre 2018 un rapporto costante con i nostri uffici per darci un concreto sostegno e fare in modo che l’obiettivo venga raggiunto”.
Ma dietro lo strumento del protocollo c’è chi intravede una sorta di Commissariamento della Sicilia come ci ha abituati il governo precedente “Questo protocollo non è un commissariamento ma una presa di responsabilità anche del ministero, non solo della Regione – dice con senso istituzionale inatteso il Ministro – si mettono a disposizione tutti gli strumenti tecnici, una responsabilità congiunta. Il governo centrale si mette a disposizione delle regioni che hanno più bisogno”.
“Un po’ tutte le regioni sono indietro – ha spiegato – poi ci sono dei target diversi, ma tutte hanno i loro ritardi. È chiaro che in questa fase di ascolto, ho ravvisato delle criticità nella procedura, voglio individuare le criticità guardando oltre, perché dobbiamo pensare anche al futuro. Ci apprestiamo a discutere la programmazione post 2020. Sto chiedendo ai presidenti la massima cooperazione che ci consentirà una contrattazione con l’Europa”.
“La Sicilia – ha concluso – ha dato moltissimo al M5s, ho deciso di iniziare dalla Sicilia dove abbiamo avuto un grande riscontro”.
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