“L’adeguata valorizzazione delle coste siciliane passa improrogabilmente dalla sintesi di due interessi interdipendenti e complementari: la tutela del demanio marittimo e l’incentivazione degli investimenti dell’attività d’impresa degli operatori del settore”. A dichiararlo è l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, a margine di un incontro sul tema “Demanio Marittimo” con gli operatori del settore turistico e i rappresentanti delle associazioni di categoria della Sicilia.
“In questa logica – prosegue l’esponente della giunta – sto promuovendo una serie di incontri con concessionari del demanio marittimo, raccogliendone le istanze e le preoccupazioni, per tracciare un percorso condiviso che elimini le criticità e promuova la crescita di un comparto irrinunciabile per l’economia siciliana e il cui potenziamento costituisce moltiplicatore occupazionale e di ricchezza per il settore turistico, industriale e commerciale dell’Isola. Su questa strada con gli uffici dell’assessorato stiamo procedendo alla concessione delle nuove aree demaniali, circa il 20% che si affiancheranno alle rimanenti già in uso. Anche sull’adozione degli strumenti di pianificazione da parte degli enti locali, uno dei punti che ha sollevato parecchie preoccupazioni, mi sto adoperando affinché questo passaggio non provochi disagi e rallentamenti, assicurando tempi certi con l’immediato commissariamento dei Comuni inadempienti.
Sul piano legislativo e dei regolamenti assumono rilevanza i provvedimenti, alcuni adottati altri in fase di elaborazione, che serviranno a non farci trovare impreparati di fronte al nuovo quadro normativo determinato dall’applicazione della Direttiva Europea ‘Bolkestein’che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2021. Per non penalizzare i concessionari che hanno investito e riqualificato le aree demaniali, gli oneri concessori rimarranno invariati per i prossimi cinque anni. All’Ars è stato, inoltre, presentato un emendamento, esitato favorevolmente dalla Commissione Ambiente, che mira a mantenere nella sfera di competenza dell’Assessorato del Territorio e Ambiente i criteri sui quali emanare i bandi, a partire dal 2020, per effetto della succitata direttiva, così da poter concertare, attraverso un tavolo di confronto con gli operatori del settore, soluzioni condivise”.