Il presidente della Regione Nello Musumeci ha dichiarato “guerra” al Formez, la piattaforma della presidenza del Consiglio dei ministri per la selezione e la formazione del personale. Il braccio di ferro sulle assunzioni – a un anno dal voto per le prossime Elezioni Regionali 2022 – comporta uno stallo per circa 1.400 nuovi posti di lavoro. Slittano infatti in autunno gli annunciati concorsi alla Regione Siciliana: uno da 1.300 posti per i CPI (Centri per l’impiego) e uno da 40 per la Regione.
L’anticipazione di BlogSicilia
Pochi giorni fa la rottura ufficiale, anticipata da BlogSicilia (LEGGI QUI). Con il Formez, ha messo nero su bianco il governatore, “non sussiste più alcun rapporto di fiducia”.
Con la nota protocollo 15789 del 14 luglio il Presidente invita “i signori dirigenti generali a voler operare una puntuale ricognizione di tutti i rapporti intrattenuti, a qualunque titolo, da ciascun Dipartimento regionale con Formez Pa. Gli esiti del suddetto approfondimento – scrive ancora Musumeci – con contestuale indicazione degli impegni eventualmente disattesi o assolti con ritardo dal medesimo istituto, dovranno essere trasmessi allo scrivente entro il termine di sette giorni dal ricevimento della presente”.
Scontro dal sapore elettorale
Lo ‘scontro frontale’ dal sapore elettorale con la partecipata dello Stato sembra avere smosso anche l’Assemblea regionale, con Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all’Ars, che sulla vicenda ha presentato una interrogazione parlamentare. “Il presidente Musumeci — attacca Lupo — chiarisca i motivi che lo hanno spinto a interrompere i rapporti tra la Regione e il Formez, istituto di formazione che fino ad oggi ha fornito servizi e personale qualificato all’amministrazione regionale”.
Assunzioni con vista voto
Con l’affidamento all’esterno dell’assistenza tecnica, le procedure concorsuali annunciate – dopo 32 anni di fermo – vengono rinviate ancora. Per Lupo “a ridosso del voto – dice a Repubblica – i concorsi non devono essere un’occasione per fare promesse”.
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