“Covisian attìa talìu”, “Almaviva la voce di Alitalia”, “#621ItaCiLasciaaTerra”. Sono alcuni degli slogan presenti sugli striscioni dei lavoratori Almaviva, scesi in piazza anche oggi a Palermo, per la vertenza che li coinvolge relative al passaggio del gruppo Ita (nuovo nome dell’ex compagnia Alitalia) ad un call center di un’altra ditta, la Covisian. Il sit-in dei precari oggi a Piazza del Parlamento, davanti Palazzo dei Normanni.
“La preoccupazione – dice Pietro Romano, RSU Uilcom Almaviva Palermo – è ormai alla base di tutti i lavoratori Almaviva Contact di Palermo. Per il futuro non abbiamo più alcuna certezza. Si è svolto ieri il terzo incontro al Ministero del Lavoro, dove praticamente non abbiano raggiunto alcuna intesa, né col Governo né con Covisian che ha vinto la gara Alitalia.
I numeri sono ancora lontani rispetto a quello che il sindacato chiede per la tutela dei lavoratori di Almaviva Palermo, che svolgono la propria attività da 20 anni su una commessa, gestendola in maniera professionale e impeccabile”.
“Alitalia – lamenta il sindcalista – ha avviato una gara al massimo ribasso e noi come sindacato non possiamo accettare che non vengano inserite nel bando le clausole sociali. Sono norme importanti, statali. Ed lo Stato che deve farsi carico di questo problema. Le clausole sociali fanno parte del nostro contratto nazionale e prevedono l’assunzione e il trasferimento dei lavoratori insieme alla commessa, nella nuova società, che è Covisian. La trattativa è lunga e attendiamo un nuovo incontro dove, possibilmente, si trovi una soluzione per le 570 famiglie palermitane”.
“In questa vertenza la Regione è assente – lamenta Massimiliano Fiduccia, Rsu Slc Cgil – Siamo qui per chiedere un impegno della Regione in questa vertenza complessa, non di facile soluzione. I tre tavoli ministeriali finora hanno portato risultati del tutto insoddisfacenti. Impensabile fare ricatti occupazionali su lavoratori che negli anni hanno affrontato tanti sacrifici. Crediamo che la Regione debba metterci il proprio in questa vertenza. Gli effetti di un accordo ministeriale potrebbe avere un “effetto domino” nel settore. L’assenza di politica industriale del Paese non può essere scaricata sui lavoratori. Non è più tollerabile. Noi continueremo la nostra protesta fino a quando non arriveranno risposte concrete.
“Siamo qui davanti l’Ars per i 570 lavoratori di Almaviva Contact che da 20 anni gestiscono la commessa Alitalia. La vertenza è una situazione di stallo. Chiediamo oggi – dice Giovanni Gorgone, coordinatore regionale Fistel Cisl Sicilia – l’intervento della politica regionale, per scuotere il Governo e cercare di risolvere questa vertenza molto complicata. Ci sono 570 famiglie che a Palermo sono molto preoccupate. Ieri abbiamo fatto un sit-in alla Stazione Notarbartolo. Chiediamo con forza che si possa concludere positivamente questa vertenza”.
“La politica italiana – conclude Aldo Li Vecchi dell’Ugl Tlc – sta calpestando una norma regolarmente emanata, che viene disapplicata. Calpestando il diritto sacrosanto del lavoro. Chiediamo alle nostre istituzioni regionali l’applicazione delle clausole sociali, come hanno fatto precedentemente con Sky”.
Il presidente dell’Assemblea regionale, Gianfranco Miccichè, insieme con il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo, ed il parlamentare di Forza Italia, Mario Caputo, ha incontrato una delegazione sindacale del “call center” di Almaviva – Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni – per affrontare i nodi della complessa vertenza che coinvolge i 621 lavoratori impegnati nel servizio clienti di Alitalia.
Fondamentale, per i lavoratori, è l’applicazione della clausola sociale per la tutela dei posti di lavoro nel passaggio alla nuova società Covisian che svolgerà il servizio per la subentrante società Ita. Questo pomeriggio, a Sala d’Ercole, saranno discussi due ordini del giorno relativi alla vertenza.
Dopo l’in contro è stato portato e subito approvato un ordine del giorno durante la seduta del Parlamento siciliano. “Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci intervenga adesso assumendo tutte le iniziative concrete ed idonee a tutela dei lavoratori Almaviva, in particolare nei confronti del ministro per lo Sviluppo Economico Giorgetti, affinché sia garantito l’applicazione della clausola sociale nel passaggio dei servizi da Alitalia ad Ita” sollecita, adesso, il capogruppo Pd Giuseppe Lupo.