«Così come già accaduto nella Sanità, anche riguardo alla Regione è prioritario per il governo Musumeci lo sblocco dei concorsi dopo un’attesa lunga quasi trent’anni. Senza nuovi assunzioni, infatti, assessorati e uffici rischierebbero la paralisi a causa delle migliaia di pensionamenti in arrivo. E la volontà di affidare in questa fase alcuni incarichi temporanei dirigenziali agli esterni non è certo un capriccio, bensì una necessità, considerando che in alcuni servizi vitali- ad esempio nel Dipartimento acqua e rifiuti- nessuno dei dipendenti regionali ha risposto positivamente agli atti di interpello».
Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo di DiventeràBellissima, commentando alcune norme del Collegato in corso di discussione all’Ars, e aggiungendo: «Al Pd, che lancia accuse strumentali, rispondiamo con i fatti. Dopo i disastri targati Crocetta la macchina Regione è stata rimessa in moto grazie al governo Musumeci, che ha pure avviato e in molti casi concluso le stabilizzazioni di oltre ottomila precari in 263 Comuni e di circa 300 nella stessa Regione. Altri provvedimenti molto attesi ed ora realtà sono l’adeguamento del contratto dei regionali e il via libera al Centro direzionale della Regione a Palermo, sul cui territorio sono previsti investimenti infrastrutturali complessivi per circa un miliardo di euro. E pure nella Sanità sono stati fatti passi da gigante, con l’approvazione della nuova rete ospedaliera, il via ai concorsi e lo sblocco di centinaia di milioni di euro per infrastrutture sanitarie, come quelli recenti su Palermo e Siracusa. In quest’ultimo caso per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero è previsto uno stanziamento di 160 milioni di euro, cioè 20 in più rispetto a prima. Il governo Musumeci ha già deliberato che sarà incardinato per essere un Dea di II livello, pertanto sorprendono le polemiche sollevate in questi giorni da alcuni esponenti di Forza Italia».