Ormai è fatta, la direzione regionale del Pd riunita in queste ore a Palermo dovrebbe dare l’ufficiale via libera alla candidatura di Fabrizio Micari. Sciolti parte dei nodi, disinnescata la mina Crocetta e compattato, sulla carta il partito, attorno alla figura dell’attuale rettore dell’Ateneo palermitano, la battaglia estiva sulla scelta del possibile prossimo inquilino di Palazzo d’Orleans sembrerebbe, ed il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi, al capolinea.
Sopratutto sul piano degli alleati e delle lacerazioni interne ci si può aspettar di tutto. Gli alfaniani rimangono sempre più che tiepidi sul nome e si spaccano al loro interno, la Sinistra ed Mdp al momento sono fuori da una possibile convergenza anche se è di oggi l’invito-appello di Micari a Claudio Fava ad un aperto confronto.
“Da parte del presidente Rosario Crocetta c’è stato un atteggiamento di grande responsabilità e disponibilità politica, credo che vada ringraziato non solo per il lavoro che ha svolto in questi anni ma anche per questi ultimi passaggi, per come li ha gestiti, per le parole che ha detto, per gli impegni che assunto che consentono di partire con ancora più vigore e slancio per la campagna elettorale in
Sicilia” commenta così Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria del Pd, a margine della direzione regionale il lavoro svolto.
A chi gli chiede proprio sugli alleati di Ap e sulle lacerazioni di queste ore risponde: “I partiti discutono, non sta a me entrare nelle discussioni interne delle altre forze politiche, già c’è abbastanza discussione nel Pd. Con Ap c’è stato un passaggio importante nelle ultime elezioni comunali a Palermo dove si è lavorato a favore della ricandidatura del sindaco Orlando, di un modello civico largo e aperto. Noi siamo in quella direzione, verso coalizione larga, civica e che può essere competitiva per il governo di questa regione”. Non dimentichiamo la possibile strada di uscita proprio su questo fronte: il ticket con Micari-La Via.
Guerini non le manda a dire agli ex Pd di Mdp: “Forse da parte di qualche dirigente nazionale di Mdp c’è la voglia di danneggiare il Pd
sulla pelle dei siciliani e di consegnare la Regione o al centrodestra con un forte traino di destra oppure al pressapochismo dei 5stelle”.
“Questo quadro politico che si è determinato ci consegna la possibilità di vincere la sfida del 5 novembre” gli fa eco il segretario regionale Fausto Raciti.
In direzione c’è anche il governatore Rosario Crocetta che si è soffermato con alcuni militanti che lo hanno ringraziato per
avere deciso di non rompere col partito.
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