“È così: mi candido! Anche passando dalle primarie, se ci saranno”. Claudio Fava, leader del Movimento 100 Passi e presidente della Commissione Antimafia dell’Ars, rompe gli indugi e annuncia con un video su Facebook la sua volontà – peraltro già nota da tempo – di candidarsi alle Elezioni Regionali, in programma nell’autunno 2022.
Voglio cambiare questa terra
“L’obiettivo? Cambiare questa terra. No, non è una sfida personale – sottolinea Fava – è la storia di tanti. Il tempo per riprenderci il futuro è adesso. E dobbiamo farlo insieme: solo così la Sicilia sarà nostra!”.
Centrosinistra mi sostenga altrimenti primarie
Fava il mese scorso è stato ospite di Casa Minutella. E già lì aveva confermato la sua volontà di candidarsi alla presidenza della Regione siciliana: “Io mi sono mosso in tempi non sospetti. O le altre forze del centrosinistra ritengono che la candidatura di Claudio Fava sia la migliore per lanciare e vincere questa sfida, ed allora andiamo avanti, o ritengono di avere personalità da proporre, da contrapporre a me. In questo caso si facciano le primarie. Altre strade non ne vedo”, aveva dichiarato.
Nel frattempo è trascorso un mese e dal centrosinistra – in stallo – non sono arrivati nuovi segnali. Da qui la volontà di Fava di rompere gli indugi.
I successi della Commissione Antimafia Ars
Beni confiscati, Sistema Montante, Attentato ad Antoci, Depistaggio di via D’Amelio, Ciclo dei rifiuti, Infiltrazioni criminali al mercato ortofrutticolo di Vittoria, Scioglimento del Comune di Scicli e – per ultimo – la corruzione nella Sanità Siciliana. Sono le maxi inchieste effettuate in questa legislatura dalla Commissione Regionale Antimafia, guidata da Claudio Fava.
Il leader del Movimento 100 passi, insieme agli altri deputati Ars che compongono la Commissione, ha dato un input forte nelle indagini su alcuni dei “buchi neri” della storia siciliana.
Le due inchieste relative ai depistaggi sulla morte di Borsellino hanno acceso i riflettori su nuovi spunti investigativi. Ma è forse con la vicenda Montante che l’Antimafia regionale ha dato il meglio di sé, evidenziando quella che è stata definita come la “mafia trasparente” dell’ex leader di Confidustria.
Servizi segreti, politici, giornalisti, magistrati, avvocati, e testimoni convocati da Fava sono solo alcune delle personalità audite in queste poderose indagini che hanno richiesto tempo e fatica.
Adesso Claudio Fava è quasi a fine mandato e punta a ricandidarsi alla Presidenza della Regione. Mentre sulle comunali di Palermo si è detto favorevole a sostenere Giampiero Trizzino. Come andrà a finire? Ci saranno le primarie? Si attendo le mosse dell’asse Pd-M5s.
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