“Sono stato raggirato dal giornalista di La7 che venerdì si era presentato come compagno della Cgil, mandato da un dirigente. Mi ha chiesto, alla luce dei fatti di cronaca riportati di casi di gente che cerca di raggirare la legge, se vi fossero realmente delle falle nella nuova norma. Gli ho quindi spiegato come era possibile eluderla.
Per me era un collega che chiedeva informazioni, non un cittadino che mi chiedeva come fare il furbo per eludere la legge ed intascare il reddito”.
Domenica scorsa Sandro Russo era finito sotto i riflettori della trasmissione “Non è l’Arena” di Massimo Giletti, andata in onda su La7.
Secondo le ricostruzioni del programma, nel servizio andato in onda, il dipendente del Caf, ripreso dalla telecamera nascosta del giornalista, avrebbe spiegato al suo interlocutore come fare per ottenere, lui e la moglie, il reddito di cittadinanza: “… in questo caso è meglio non sposarsi e avere due residenze diverse in modo tale da poter percepire l’uno e l’altro …”.
“Ci sono controlli nel caso in cui continuassimo a vivere insieme?” – chiedeva l’utente?
“Mah controlli di che cosa. – rispondeva il dipendente del Caf – Che vogliono controllare? Noi siamo compagni, lei è mia compagna, sono venuto a casa. Che ti possono dire?”
Ed ancora: “Sia io che lei lavoriamo in nero … Possiamo continuare a svolgere l’attività in qualche modo?”
“Certo, fino a quando non vi daranno un lavoro e voi rifiutate, si …”
La Cgil ha intanto deciso di sospendere il dipendente dal servizio: “In merito alla vicenda di un dipendente dei servizi fiscali della Cgil (e non dell’Alpa, come erroneamente riferito), – viene comunicato dal sindacato – ripreso dalle telecamere mentre consiglia come eludere i paletti per l’accesso al reddito di cittadinanza, la Cgil comunica che sarà avviata una procedura disciplinare”.
“Comportamenti personali contrari ai valori della Cgil – dichiarano i segretari generali di Cgil Sicilia e Cgil Palermo Michele Pagliaro e Enzo Campo – e alle modalità operative che fanno dei nostri servizi ai cittadini dei servizi di eccellenza, non possono e non saranno tollerati soprattutto quando questi vanno contro la legge”. “Caf e Patronati – aggiungono Pagliaro e Campo – sono strutture di servizio importanti che consentono la partecipazione e l’esercizio di democrazia dei cittadini nei confronti dello Stato”.
“Sarà avviata la procedura disciplinare nei confronti del dipendente che ha rilasciato le dichiarazioni sul reddito di cittadinanza”. La CGIL conferma l’intenzione di andare a fondo sulla vicenda che ha coinvolto un suo dipendente, in servizio al CAF di Palermo.
Russo è di Monreale, città nella quale riveste anche il ruolo di consigliere comunale del Partito Democratico.
Questa mattina al CAF di via Salita Partanna, nella zona di piazza Marina, a Palermo, c’era stata un’ispezione della Guardia di Finanza che avevano sequestrato la documentazione per risalire all’impiegato ripreso dalle telecamere della trasmissione “Non è l’Arena”.
“A Russo è stata applicata una normale procedura di avvio di sanzionamento, così come previsto in questi casi dallo statuto dei lavoratori. – spiega ai nostri microfoni Enzo Campo – Una sospensione cautelativa, in modo da fornirgli il tempo necessario per presentare le controdeduzioni, così come previsto in caso di infrazioni”.
Russo annuncia querele. “Sono stato raggirato. Ho sempre lavorato alla luce del sole, come è sempre stata mia abitudine. A Monreale i cittadini me lo riconoscono. Sanno che io lavoro per affermare i loro diritti e non per eludere la legge. Sto valutando con i miei legali di sporgere querela per diffamazione nei confronti di La7 e del giornalista”.
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